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Le 2 icone gay per eccellenza a sorpresa dichiarano: “Viva la Famiglia Tradizionale”.

Il tempo ci aiuta cambiare e dieci anni sono molti è così anche le opinioni possono essere modificate stiamo parlando degli stilisti Dolce e Gabbana un tempo i due la pensavano diversamente sul tema della “famiglia naturale”. Avevano un’opinione diametralmente opposta quella di oggi. A Panorama Dolce ha dichiarato: “Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c’è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia.”

Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, icone gay per eccellenza, inaspettatamente si schierano apertamente in favore della famiglia tradizionale e disapprovano la fecondazione assistita  in provetta. In un’intervista al settimanale ‘Panorama’ in edicola dichiarano: “La famiglia non è una moda passeggera, è un senso di appartenenza”. Rigettiamo in maniera assoluta i “figli della chimica”, dicendo in maniera netta di essere contrari alle tecnologie note come “uteri in affitto”.

Per chi non avesse ben capito la coppia di stilisti gay per antonomasia rispettivamente classe 1958 e 1962, che  quest’anno festeggiano i trent’anni di sodalizio lavorativo affermano: “Non si vive di cool, fashion e app, questa generazione ha paura di investire sugli affetti”. Sottolinea Gabbana: “Non abbiamo inventato mica noi la famiglia, l’ha resa icona la Sacra Famiglia ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. Per questo non ci convincono quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare loro chi è la madre”

Un grande cambiamento di rotta rispetto a due mesi fa , quando Stefano Gabbana criticò il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, organizzato dalla Regione Lombardia con Alleanza Cattolica, Fondazione Tempi, Obiettivo Chaire e Nonni 2.0, sottolineando Non lo sapevo, che pagliacciata!” e invitando a ignorare l’evento, o semplicemente una posizione in controtendenza mentre le unioni omosessuali vengono sdoganate dai sindaci delle principali città italiane? Non lo sapremo mai, ma intanto le loro frasi riportate dal settimanale ‘Panorama’ hanno già aperto un nuovo dibattito sul tema.

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