Come annunciato da ‘Radio Vaticana’ il 2017 per la Polonia sarà l’anno di Maria Vergine. Qualche giorno fa tutte e due le camere del parlamento polacco hanno infatti stabilito che ci sarà un festeggiamento in onore del trecentesimo anniversario dell’Istituzione della Madonna come Regina del Paese est europeo.
Si tratta di un evento di grande importanza che rappresenta un elogio alla tradizione di questo paese in cui la religione cattolica si fonde con la cultura, la storia e la tradizione del popolo polacco, un elemento, questo, che è stato evidenziato durante l’approvazione della celebrazione nella camera bassa del parlamento polacco, la Polonia, infatti, fu la prima nazione ad esportare l’effige della Madonna fuori dai confini italiani: “Unì tutti i ceti sociali e divenne una manifestazione di fede nazionale” e rileva la convinzione dei parlamentari riguardo alla “particolare importanza del culto mariano per l’intero Paese”.
L’approvazione è stata accolta con gioia dal Priore del Santuario di Josna Gora (luogo in cui è custodita la Madonna nera da oltre 600 anni), Marian Waligora, il quale sostiene che il ricordo di quell’evento costituisce sia una lezione sul patrimonio storico nazionale che offre la possibilità di diffondere le tradizioni patriottiche e religiose nazionali che un sostegno educativo per le prossime generazioni.
Non potrebbe che essere così in un paese con forte tradizione cattolica dove il 70% della popolazione considera la fede cattolica un elemento inscindibile dalla nazione, un criterio di appartenenza. Da uno studio effettuato dal Pew Research Center è risultato che la Polonia è il paese europeo con la più grande omogeneità etnica e religiosa e che a differenza degli altri paesi mantiene una fiducia incrollabile per l’istituzione Chiesa.