Per una preghiera così importante per nostra stessa esistenza, seguiamo le parole illuminanti di Tarcisio Mezzetti, un uomo di grande cultura religiosa che, con intensi seminari, con gli incontri coi fedeli assetati di fede, ha saputo guidare alla conoscenza di Cristo immense folle, bisognose dell’Amore del Padre.
“Davanti al Crocifisso, guardandolo e sentendo questo Gesù che ha dato la vita per noi, leggiamo da Atti 4,12: “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.”.
Lui è il Salvatore!
Adesso fate in modo che Gesù vi riveli un’area di compromesso nella vostra vita, un caso in cui il vostro cuore è diviso. Potrebbe essere un residuo di attività occulta, un’abitudine peccaminosa, oppure una ferita che persiste dentro di voi da tanto tempo.
Davanti al Crocifisso, sul quale Gesù ha vinto ogni compromesso e ha trionfato sul male, prendete autorità su quella parte della vostra vita dicendo: “Nel nome di Gesù prendo autorità su tutto ciò che è in me. Nel nome di Gesù Cristo io rinuncio ad ogni ira, paura, lussuria, colpa, quello che sia. Io rinuncio a tutto questo per essere conquistato da Gesù.”.
Ripetetelo in silenzio dentro di voi parecchie volte, cantando in lingue.
Quanto più vita una persona possiede in sé, tanto più il demonio viene spinto fuori e fuori resterà. Ma dobbiamo esserne convinti!
(…) Talvolta allorché una persona comincia a vivere una vita cristiana più impegnata, così da consegnarsi più pienamente a Gesù, la preghiera di liberazione non è più necessaria.
Dice Padre Matt Linn: “Una nostra amica possiede questo ministero della guarigione e liberazione, a un tale livello che ha dovuto redigere una lista di attesa per le sue preghiere, perché c’è troppa gente. Ella invita le persone a ricevere l’Eucarestia tutti i giorni per un mese e, dopo aver ricevuto l’Eucarestia, sedere davanti al Santissimo Sacramento per mezz’ora, per amare in preghiera Gesù ed essere amati da Lui. Per alcuni significa lasciarsi colmare gradualmente dalla testa ai piedi, dalla Luce di Gesù che illumina tutte le tenebre.
Spesso queste persone tornano da lei dopo un mese e non hanno più bisogno della preghiera di liberazione, poiché gli spiriti maligni se ne sono andati, quando è arrivato Gesù.
Ella trova che Gesù li ha perfino condotti a chiudere una di quelle tre porte che aveva invitato gli spiriti ad entrare. Gesù ha condotto, coloro che avevano ferite emotive, a perdonare ed a ricevere il suo amore; coloro che soffrivano per il peccato, a confessarlo e ad essere perdonati; coloro che soffrivano a causa dell’attività occulta, a rinunciarvi, spezzando tutti i legami e stabilendo nuovi legami con Gesù.”.
(…) Uno dei pericoli di coloro che fanno le preghiere di liberazione è che tendono a concentrarsi sul male, anziché sul bene. Sebbene anche in questo caso può succedere che gli spiriti maligni se ne vadano, poi possono tornare, se c’è soltanto questa preghiera. Se invece c’è un avvicinarsi a Gesù, se ne vanno ed è finito per sempre, non c’è più pericolo, perché quando c’è la presenza vera di Gesù Cristo, non ci può essere una dominazione, neppure di una parte di noi, di Satana.”.
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