C’è un Santo amatissimo che ci suggerisce una preghiera che più veloce davvero non si può, bastano infatti pochissimi secondi del nostro tempo, sempre più tirato, per recitarla e ottenere ciò di cui abbiamo bisogno.
È si breve, ma altrettanto efficacissima perché si tratta di un dialogo semplice ma diretto con Dio.
Le nostre giornate sono sempre più frenetiche. Si va sempre di corsa e, spesso, non abbiamo neanche il tempo di fare il segno di croce al mattino o alla sera e, peggio ancora, di dedicare un po’ di tempo al Signore. Nulla di più sbagliato! Gesù stesso ce lo ha detto: “Senza di me non potete far nulla”.
E come possiamo iniziare una giornata o, una qualsiasi nostra azione, senza rivolgere il nostro sguardo, il nostro cuore ed il nostro pensiero a Lui? Non abbiamo la scusante del “tempo che non abbiamo” perché, molto spesso, il tempo ce l’abbiamo…è solo che lo perdiamo in cosa che sono superflue alla nostra vita, soprattutto quella spirituale che, di conseguenza, tendiamo a curare poco.
C’è un Santo, San Francesco di Sales, noto per la sua oratoria e soprattutto per i suoi scritti, brevi ed efficaci (per questo è il Santo Patrono dei giornalisti) con i quali aiutava il popolo a conoscere e ad avvicinarsi a Dio, che ci fa capire come, anche in pochissimo tempo che abbiamo a disposizione, possiamo rivolgere il nostro pensiero a Dio.
Impossibile? No, nulla è impossibile quando si tratta di Dio. Lui chiama tutto ciò il “pregare a piccoli tocchi” e incoraggia anche ognuno di noi in questa pratica. In che modo? Ce lo spiega proprio in un suo scritto: “Aspira spesso a Dio, con slanci del cuore brevi ma ardenti” – scrive San Francesco di Sales.
Ma quali sono questi slanci di cui parla? Invocando il suo aiuto, guardandolo fisso negli occhi anche solo per un momento, dando lode alla sua bontà e alla sua bellezza, donando a Lui ogni azione della nostra vita: è questo ciò di cui ci parla il Santo.
Apparentemente, ognuno di noi potrebbe dire: “Certo, ma devo comunque andare in chiesa per fare tutto ciò”. Ed invece no: San Francesco ci spiega che basta anche solo ardere nel nostro cuore e dire: “Gesù ti amo”. O anche chiedergli perdono, quando ci accorgiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato (di certo non possiamo andare subito a confessarci), dicendo: “Gesù, perdonami”.
E ci vogliono davvero pochissimi secondi, non di più. Sembrano piccole cose, eppure anche cosi, il nostro cuore si sta volgendo a Dio, pur se non ce ne accorgiamo. La nostra vita e le nostre quotidiane azioni non possono prescindere da Lui: il Signore sa sempre di cosa abbiamo bisogno, anche prima che noi stessi glielo chiediamo.
Ma senza la preghiera, anche brevissima come questa, non possiamo vivere. Come Papa Francesco più volte ci ha detto: “La preghiera è l’ossigeno della nostra vita”.
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