In queste ore gli Stati Uniti sono a ferro e fuoco. La vicenda ci riporta alla morte in Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, ricordandoci però che solo Lui è la via.
Migliaia di manifestanti si stanno riversando in questi giorni nelle strade degli States per gridare contro la barbara uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto americano, colpevole di avere un biglietto di 20 dollari falso con cui stava cercando di comprare un pacchetto di sigarette. Il momento dell’uccisione è stato ripreso con il cellulare.
Il video, tanto drammatico quanto violento, ha fatto il giro del mondo, dalle televisioni agli smartphone. Ma altrettanto virale è stato il video dell’incontro del capo della polizia di Minneapolis con il fratello di George, Philonise Floyd.
I due uomini si sono parlati faccia a faccia, per la prima volta, in diretta televisiva sulla Cnn. Il momento è stato fortemente toccante e significativo. Il messaggio di pace che ne esce è più forte di ogni dolore e di ogni rabbia di protesta, contro una violenza inaccettabile. Ma che non può e non deve chiamare altra violenza.
Philonise ha domandato al capo della Polizia, tramite una reporter, cosa ne pensava dell’arresto degli altri tre agenti presenti al momento dell’uccisione di suo fratello. Il poliziotti, Medaria Arradondo, ha risposto affermativamente, constatando la loro complicità al gesto di Derek Chauvin, ovvero il poliziotti che ha tenuto schiacciato a terra per nove minuti George Floyd, poi morto soffocato.
“Per me questa è stata una violazione dell’umanità”, ha detto Arradondo. “È stata la violazione di un giuramento che ha fatto la maggioranza degli uomini e delle donne che hanno deciso di indossare questa divisa. Questo è il contrario di ciò in cui crediamo, ed è stato assolutamente sbagliato. Punto”.
Il poliziotto, prima di rispondere alla domanda, ha però tolto il suo cappello, in rispetto per la vittima. Un modo di esprimere profondo dolore per la famiglia della vittima che sul momento ha scatenato la commozione generale. Il fratello di Floyd, scoppiato a piangere, ha fortemente incrementato la commozione generale.
La giornalista ha sottolineato il tributo con la voce spezzata in gola e anche in studio è calato il silenzio, al punto che il conduttore della trasmissione Dan Lemon ha dovuto chiudere la trasmissione, che stava segnando emotivamente tutti.
Uno dei figli di George Floyd, Quincy Mason Floyd, partecipante di una protesta in Texas, si è detto fortemente “toccato dall’affetto che hanno mostrato le persone al padre”. “Tutti escono per strada a mostrargli affetto, il mio cuore è davvero toccato da tutto questo”, ha commentato il giovane, che vide per l’ultima volta suo padre da bambino.
Lo stesso ragazzo, insieme alla sorella Connie Mason, hanno fatto elogi per le proteste pacifiche, come quella dei manifestanti che si sono seduti a terra riempendo una piazza e ripetendo “I can’t breathe“, non posso respirare, la frase che George Floyd ha ripetuto in continuazione al poliziotto.
In tutto ciò, la paura nelle strade degli Stati Uniti continua ad essere alta. A Dallas la polizia ha arrestato 76 persone. Grandi catene commerciali come Apple, Amazon e Walmart hanno chiuso i propri esercizi o capannoni, già limitati a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus. E non hanno dato indicazioni su quando ripartiranno.
“Sicuramente i disordini sociali hanno il potenziale di danneggiare alcune aziende come rivenditori e ristoranti, e per rischiano di intaccare ulteriormente il sentimento dei consumatori e delle imprese”, spiega il direttore di Per Stirling Robert Phipps.
“È anche possibile, in particolare se i disordini continueranno e si diffonderanno, che, possano avere un impatto significativo sulla psicologia degli investitori e dei mercati”, aggiunge. “Esamineremo la situazione giorno per giorno, e sulla base di come sarà influenzata ogni comunità prenderemo le nostre decisioni”, ha affermato la portavoce di Walmart.
Amazon ha reso noto di stare monitorando attentamente la situazione. “In alcune città abbiamo modificato le rotte o ridimensionato le operazioni di consegna tipiche per garantire la sicurezza dei nostri team”, ha dichiarato Amazon. Città come Atlantic City hanno esteso per una settimana il coprifuoco notturno, a partire dall’8 giugno alle 19, ogni sera.
George Floyd è un povero Cristo dei nostri tempi, figlio del Padre, come tutta l’umanità. Un uomo, vittima delle difficoltà della vita. Barbaramente ucciso, come Nostro Signore, che duemila anni fa nella Croce ha donato la Sua vita per la redenzione e la salvezza eterna di tutta l’umanità. Per questo il caso di George Floyd non può e non deve essere scintilla di rivolta, di violenza. Ma un motivo per l’umanità di fermarsi a riflettere, di puntare gli occhi in alto, al cielo. Verso l’amore infinito che il Padre riversa continuamente su tutta l’umanità.
L’immagine degli agenti di polizia di Miami-Dade uniti in preghiera con i manifestanti pacifici per George Floyd, è perciò il più bel segnale che ci sia arrivato da questa violenta e brutale tragedia. Gli agenti di polizia inginocchiati a fianco di altri cittadini che tenevano alti i cartelli con su scritto messaggi come “Black Lives Matter” e “Stop Police Brutality” hanno fatto il giro dei social, e ci danno il segnale di un’umanità nuova che può nascere.
Tutto dipenderà da come si deciderà di fare evolvere la situazione. Cristo, via verità e vita, ancora oggi ci indica la strada nel dolore.
Giovanni Bernardi
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