Ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, la preghiera del Santo Papa ci aiuti a comprendere il significato profondo della parola “pace”.
Il male della guerra affligge non solo l’Europa ma anche purtroppo tantissimi altri Paesi del mondo. Preghiamo affinché cessino i conflitti, e chiediamo il dono della pace che parte innanzitutto dai nostri cuori.
La pace: un dono che Dio ci ha fatto e che andrebbe preservato sempre e comunque. Ma non in tutti i paesi del mondo, purtroppo, è così.
Un anno fa, la guerra fra Russia e Ucraina
Era il 24 febbraio del 2022 quando l’escalation militare russa portò alla sua invasione della vicina Ucraina. Da allora, il mondo occidentale, dopo più di 70 anni di pace dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, vede palesarsi nuovamente lo spettro di una guerra che potrebbe durare anni e portare al logoramento dei rapporti fra singoli Stati e potenze.
L’Europa torna a vedere al guerra al suo interno e, dopo un anno, ancora non si riesce a trovare una via d’uscita, un dialogo di pace e di confronto fra i due Paesi per arrivare alla fine delle ostilità. Ma non è solo la guerra fra Russia ed Ucraina a interessare il mondo.
Certo, questa è quella che è a noi più vicina ed è quella che, sembra avere, conseguenze più gravi e dirette per i nostri Paesi. Ma la pace nel mondo è un miraggio anche per tantissimi altri fronti di guerra che non trovano, da anni, soluzioni. Da quelle presenti in Africa, come ad esempio in Nigeria dal 2009, quella in Siria ed in Iraq, nello Yemen, in Etiopia.
Tanti gli scenari di guerra nel mondo
La guerra che devasta l’Afghanistan dal 1970, con l’alternarsi di momenti di pace a momenti di conflitto. O anche a guerre che, si definiscono “a bassa intensità”, come quella fra India e Pakistan per il contendersi della regione del Kashmir. O ancora quelle in Sudan, Repubblica del Congo, Mozambico, Somalia, sino a quella fra Israele e Palestina che dura dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Non esistono guerre di serie A o B: esiste la guerra e basta. E a prescindere va condannata. Per questo, oggi, ad un anno di distanza dallo scoppio dell’ennesimo fronte di guerra, questa volta fra Ucraina e Russia, sentiamo ancora di più il bisogno di pregare, di far sentire la nostra voce a Dio, perché interceda sempre di più affinchè i Governi trovino soluzioni di pace.
La preghiera per la pace di Giovanni Paolo II
Una pace che deve partire, anche, da ciascuno di noi, perchè non c’è solo la guerra quella fatta con le armi. Ma c’è anche quella fatta con le parole, con i gesti: ogni giorno possiamo trovarci in uno scenario di guerra, che non deve esser per forza con le armi e con le bombe.
Per questo motivo, in questa Quaresima, preghiamo per il dono della pace, a partire da noi stessi, dal nostro intimo, dalle nostre vite quotidiane, fino a situazioni più gravi, come i conflitti fra i popoli e fra le Nazioni.
E lo facciamo con le parole di San Giovanni Paolo II.
“Dio dei nostri Padri,
grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;
fai cessare questa guerra nel Golfo Persico,
minaccia per le tue creature, in cielo, in terra ed in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
Amen”