La Preghiera di Lode in tre passi

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SPIRITUALITÀ

Una preghiera potente ha bisogno di tre passi precisi.

1)La lode

La lode di Dio scaccia il demonio, libera dal veleno dell’egoismo e dell’autoreferenzialità. Il Vangelo di Luca si conclude con la lode dei discepoli nel tempio: è il punto di arrivo di un percorso di liberazione, di guarigione interiore. Chi loda è una persona aperta al dono che viene dall’alto e che dà accesso al Regno.

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2)Invocazione dello Spirito Santo 

L’uomo avverte un vuoto che lo logora e a cui non riesce a dare un nome. Cos’è che lo tormenta? Che gli manca? Prima o poi può rendersi conto che c’è un solo modo per provare di nuovo un senso di gioia e di pienezza: accogliere lo Spirito, la vita stessa di Dio che gli è proposta gratis.

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3) Nel Cuore Immacolato di Maria

Come evitare che i residui del male e del peccato possano essere d’impedimento nel ricevere il flusso vitale dello Spirito di Dio? Il modo più sicuro è mettere il cuore nel Cuore Immacolato di Maria, perché ne faccia ciò che vuole, lo sani, lo orienti, lo trasformi.

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Con questi semplici criteri si entra nella vita nuova, si permette al Signore di fare di noi la nuova creazione che Egli vuole.

don Fabrizio Centofanti

E’ laureato in Lettere moderne con una tesi su Italo Calvino. Prima della vocazione sacerdotale è stato collaboratore di Mario Petrucciani nella cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Numerosi suoi saggi e recensioni sono stati pubblicati in quegli anni su “Letteratura italiana contemporanea”, Rivista quadrimestrale di studi sul Novecento, diretta da Giorgio Petrocchi e Mario Petrucciani e “La Discussione”. Suo un saggio su Leopardi e Rebora inserito nella raccolta di Atti del convegno di Ancona sull’autore di Recanati, dal titolo Leopardi e noi. La vertigine cosmica. Edizioni Studium, a cura di A. Frattini, G. Galeazzi e S. Sconocchia. Ha partecipato a diversi convegni letterari fino al giorno in cui è entrato in seminario. E’ sacerdote diocesano a Roma dal 1996, parroco dal 2005. Ora opera al Santuario della Madonna del Divino Amore, nel campo della spiritualità e dell’approfondimento della sacra scrittura. Studioso dei vangeli, tiene da molti anni una Lectio divina settimanale. Ha pubblicato: – un volume su Calvino (Italo Calvino. Una trascendenza mancata. Istituto Propaganda Libraria, 1993. (Nel 25° anniversario della morte è uscito per i tipi della Clinamen.) – uno su Rebora (Il segreto del poeta. Clemente Rebora: la santità che compie il canto. L’immagine interiore dagli appunti sul messale, Milano, Istituto Propaganda Libraria, 1987) – numerosi saggi e articoli di natura letteraria. – Le parole della felicità, edito dalla Laurus Robuffo, 2005. – il libro di racconti Guida pratica all’eternità, Effatà editrice, Torino, 2008. – Pret(re) à portér, Effatà, 2010. – Non superare le dosi consigliate, Effatà, 2011. Nel 2011, la casa editrice Effatà ha pubblicato il primo romanzo, Ecco l’uomo. Il secondo, del 2012, Nessuno è più importante di te, è uscito con Amazon. Un saggio su Rebora si trova in Marino Magliani, Il magazzino delle alghe, Eumeswil 2010. Ha pubblicato, nel 2012, il volume di poesie Nomen omen. Con Clinamen ha pubblicato, nel 2012, il romanzo E’ la scrittura, bellezza! Per Effatà, nel 2012, il romanzo Stelle. Per Clinamen, nel 2013, il romanzo Yehoshua. Per Effatà pubblica ancora, nel 2013, Salva L’anima e Il Vangelo come non l’avete mai letto. E’ tra i fondatori della rivista “L’Attenzione”. E’ fondatore, insieme con Franz Krauspenhaar, del blog collettivo La poesia e lo spirito

 

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