Ebbene, i santi che hanno citato o fatto riferimenti a eventi o premonizioni legate a questi giorni di oscurità sono davvero molti, e tutti canonizzati o riconosciuti dalla Chiesa stessa.
Per l’autorevolezza delle loro affermazioni. e per l’inseguimento della verità nel corso della loro stessa vita.
Abbiamo sentito parlare più volte della nota “Profezia dei Tre giorni di buio”, ma spesso non si sa bene a cosa ci si riferisca, né tantomeno che cosa ci sia di affidabile in queste premonizioni, e se siano legate al mondo cattolico.
Ecco che uomini e donne di ogni secolo hanno ricevuto apparizioni, messaggi, locuzioni e hanno avuto molte altre esperienze soprannaturali in cui si sono presentati ai loro occhi messaggi certo non molto incoraggianti. Ma stiamo parlando di profezie che, in quanto tali, hanno lo scopo di mettere in guardia l’umanità dal male affinché compia sempre e in ogni situazione il bene, inseguendo la Verità che è Cristo e la conversione al suo amore paterno e infinito.
Il tempo di oggi e il richiamo della profezia
Oggi viviamo tempi molto difficile, in cui si susseguono drammi e pestilenze mondiali a previsioni ancora più catastrofiche per l’umanità. Dalla pandemia all’emergenza climatica, sembra che il futuro sia ancora più pericoloso del presente. Inevitabile che queste previsioni si presentino nel nostro contesto odierno con ancora più forze e irruenza, ed essendo opera di uomini e donne di Dio, che avevano con Gesù o con Maria un legame del tutto privilegiato, è certamente bene ascoltare quanto abbiano da dire per il bene dell’umanità e di ciascuno di noi.
Di fatto, si tratta di frasi assolutamente reali che fanno parte piena della storia e della tradizione della Chiesa. La profezia dei “tre giorni di buio sulla terra” prima del ritorno del Signore Gesù Cristo è stata attribuita infatti a vari beati e santi, tra cui la beata senese Anna Maria Taigi, San Gaspare del Bufalo, le beate Maria di Gesù Crocifisso, Elena Aiello e la mistica Teresa Musco.
Due tra le sante più importanti che ne hanno parlato
Due tra le sante più importanti che hanno parlato di questa profezia, i cui scritti sono stati anche valutati per le cause di beatificazione o canonizzazione, sono la beata Elisabetta Canori Mora e la santa Faustina Kowalska.
Nel “Diario” della beata Elisabetta Canori Mora, ad esempio, troviamo descritto il buio apocalittico in riferimento al Giudizio. “Il cielo si ammantò di nera caligine, scoppiando i fulmini più tremendi, dove incenerivano, dove bruciavano; la terra, non meno che il cielo, era sconvolta. I terremoti più orribili, le voragini più rovinose facevano le ultime stragi sopra la terra. In questa guisa furono separati i buoni cattolici dai falsi cristiani”, scrive la beata.
In questa rivelazione non si parla però della durata del fenomeno. Questo accadde invece nei testi di Suor Faustina Kowalska, nel suo famoso Diario “La Misericordia Divina nella mia anima”. Fu Gesù che parlò alla santa polacca dicendo parole molto forti a riguardo.
“Prima di venire come Giudice giusto, vengo come Re di Misericordia. Prima che giunga il giorno della giustizia, sarà dato agli uomini questo segno in cielo: si spegnerà ogni luce in cielo e ci sarà una grande oscurità su tutta la terra. Allora apparirà in cielo il segno della Croce e dai fori, dove furono inchiodati i piedi e le mani del Salvatore, usciranno grandi luci che per qualche tempo illumineranno la terra. Ciò avverrà poco tempo prima dell’ultimo giorno”.
Per la beata Anna Maria Taigi “Dio manderà due castighi”
Una una contadina di Blain in Bretagna di nome Marie-Julie Jahenny, cristiana ancora non venerabile ma che le cronache dell’epoca riportano come destinataria di molti fenomeni mistici e della stimmatizzazione, scrisse frasi molto forti.
“I tre giorni di tenebre saranno di giovedì, venerdì e sabato…tre giorni meno una notte…Tutto tremerà tranne il mobile sul quale brucia la candela benedetta. Questo non tremerà”, scrisse Marie-Julie Jahenny. E ancora: “Io verrò sul mondo peccatore con un terribile rombo di tuono, in una fredda notte d’inverno. Un caldissimo vento del Sud precederà questa tempesta e pesanti chicchi di grandine scaveranno la terra. Da una massa di nuvole rosso-fuoco lampi devastatori saetteranno, incendiando e riducendo tutto in cenere”.
Nella profezia della beata Anna Maria Taigi invece viene riportato che “Dio manderà due castighi: uno sarà sotto forma di guerre, rivoluzioni e altri mali; avrà origine sulla terra. L’altro sarà mandato dal Cielo. Verrà sopra la terra l’oscurità immensa che durerà tre giorni e tre notti. Nulla sarà visibile e l’aria sarà nociva e pestilenziale e recherà danno, sebbene non esclusivamente ai nemici della Religione”.
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La descrizione degli avvenimenti che dovranno venire si fanno poi ancora più dettagliati. “Durante questi tre giorni la luce artificiale sarà impossibile; arderanno soltanto le candele benedette. Durante tali giorni di sgomento, i fedeli dovranno rimanere nelle loro case a recitare il Rosario e a chiedere Misericordia a Dio… Tutti i nemici della chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno… L’aria sarà infestata da demoni che appariranno sotto ogni specie di orribili forme… Dopo i tre giorni di buio, San Pietro e San Paolo… designeranno un nuovo papa… Allora il Cristianesimo si diffonderà in tutto il mondo”.
I messaggi di San Gaspare del Bufalo e della Beata Elena Aiello
Un altro grande santo, San Gaspare del Bufalo, fondatore della congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, beatificato nel 1904 da papa Pio X e proclamato santo da papa Pio XII nel 1954, disse cose molto dure riguardanti la profezia dei tre giorni di buio. “La morte degli impenitenti persecutori della Chiesa avverrà durante i tre giorni di buio. Colui che sopravviverà ai tre giorni di tenebra e di pianto, apparirà a se stesso come l’unico sopravvivente sulla terra, perché di fatto il mondo sarà coperto di cadaveri”.
Le profezie che si susseguono sono poi davvero molte. La Beata Maria di Gesù Crocifisso, al secolo Mariam Baouardy, che il Papa ha canonizzato il 17 maggio 2015 insieme ad altre tre Beate, scrisse: “Verso la fine, l’oscurità ricoprirà la Terra”. E ancora: “Durante l’oscurità che durerà tre giorni, la gente che si è data alle vie del male perirà, così che solo un quarto del genere umano sopravvivrà”.
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Il 16 aprile 1954 invece la calabrese Beata Elena Aiello avrebbe ricevuto questo messaggio: “Nubi con bagliori di incendio compariranno infine nel cielo e una procella di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia dell’umanità, durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno perduti nell’ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre. Le ore delle tenebre sono vicine”.
Cosa dice la Bibbia a proposito di questa profezia
Di fronte a questi testi, brevi spezzoni di rivelazioni e altri eventi soprannaturali molto più articolati, complessi, dettagliati, è bene anche fare riferimento alla fonte primaria di ogni testo di questo genere, che è la Bibbia. In essa, infatti, è scritto un riferimento molto chiaro a quanto accadrà, che è senza dubbio ricollegabile a quanto riportato dai vari santi. Stiamo parlando ovviamente dell’Apocalisse, e di un passo specifico che ricorda direttamente la Profezia dei Tre giorni di buio che ha segnato molte di queste rivelazioni mistiche.
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In Apocalisse (9:1-4) è infatti scritto: “Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; egli aprì il pozzo dell’Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l’atmosfera. Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte”.