Ora come non mai siamo a meditare le parole profetiche che Padre Jozo pronunciava nella sua testimonianza, quando andavamo a trovarlo a Siroki Brijeg o ancora prima a Tihaljina… ” Il maligno vuole distruggere i bambini e fare di loro dei futuri adulti che non hanno il senso della famiglia e se lo avranno sarà, nella maggior parte dei casi, un senso di angoscia.
Vedo la società in cui viviamo e mi sembra che tutto concorra a fare in modo che non sia preservata la famiglia, la culla dei bambini. Il lavoro che diventa sempre più stressante, la donna che è costretta a lavorare per aiutare il bilancio familiare (non parliamo di emancipazione, per carità! la vera emancipazione femminile sarebbe stata quella di occuparsi con amore dei propri figli e non quella di far carriera a tutti i costi e ritrovarsi a quarant’anni suonati senza un figlio….perché quello era l’obiettivo principale di satana; e lo ha raggiunto!), le politiche sociali che non aiutano le famiglie ad avere figli, le strutture che non aiutano le famiglie a mantenere dei figli. Ci si lamenta del numero sempre minore di figli e, paradossalmente ma, direi, in maniera perfettamente calcolata, non si fa assolutamente niente per aiutare, con politiche e leggi mirate, a poter avere più figli”.
Padre Jozo
Ecco una breve biografia per chi non ha conosciuto Padre Jozo.
Padre Jozo Zovko è nato il 19 marzo 1941 a Uzarici, nella parrocchia di Siroki Brijeg.
Nacque come ottavo di dieci figli nella famiglia di Mate e Milka née Gugic. Concluse la scuola elementare a Siroki Brijeg.
Nel 1958 entrò nel seminario a Bol, sull’isola di Brac. Nel 1962 entrò nel noviziato nel convento francescano a Humac, Ljubuški. Iniziò gli studi di teologia a Sarajevo nel 1963, dove fu ordinato sacerdote nel giugno 1967.
Dopo l’ordinazione proseguì gli studi a Lubiana. Finiti gli studi, prestò servizio nella parrocchia di Konjic, poi a Cerin come vicario.
E’ membro di Pax, una commissione con il Consiglio della Conferenza Episcopale della Jugoslavia per la produzione di catechismi e manuali di religione-istruzione. E’ anche capo di scuole estive di catechismo, e per i successi dei suoi allievi alle Olimpiadi di istruzione religiosa è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre.
In quello stesso anno si recò a studiare in Austria, presso l’Università di Graz. A dispetto di una offerta di rimanere presso l’Università decise di tornare in patria, dove assunse il compito di parroco nella parrocchia di Posušje.
Nell’autunno del 1980 fu trasferito da Posušje alla parrocchia di Medjugorje come parroco.
All’arrivo a Medjugorje fondò una comunità di preghiera e lavorò al rilancio del Terz’Ordine in parrocchia.
Al momento della prima apparizione della Madonna, il 24 giugno 1981 si trovava fuori da Medjugorje, a Zagabria.
All’inizio lui fu scettico circa l’autenticità delle apparizioni e chiamò il popolo alla preghiera, al fine di evitare ogni errore e credulità.
Mentre stava pregando il Signore per un segno, lui stesso ebbe una personale esperienza della presenza della Madonna, e divenne uno dei più potenti testimoni e promotori dei messaggi della Madonna.
Egli stesso ha affermato, durante una catechesi del 1996:
“I veggenti sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Padre, noi vediamo la Madonna.’ Ma io non ho creduto. Chi poteva credere ad una cosa simile? Però non li ho rifiutati. Ho detto: ‘Bene, andiamo a parlare’. Ho parlato tutto il sabato pomeriggio con ciascuno di loro, a quattrocchi e ho registrato tutto quanto ci siamo detti. E poi, ho riascoltato la registrazione per tutta la notte. Ma che cosa ho ascoltato? Niente, perché non ero aperto ad ascoltare. I veggenti pieni di entusiasmo mi hanno raccontato la loro esperienza, ma io ero sempre più triste e non vedevo, perché pensavo che fossero stati i comunisti ad organizzare tutto per screditare la Chiesa”
Fonte: medjugorjevarese.it