Dopo aver riacquistato miracolosamente la vista nel corso della GMG di Lisbona, la ragazza spagnola racconta la sua incredibile esperienza.
Aveva destato molto scalpore la notizia del miracolo avvenuto durante la Messa nella chiesa di “Nuestra Señora de la Luz a Évora de Alcobaça nei giorni della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona lo scorso 5 agosto 2023.
Jimena è una ragazza spagnola che adesso ha 17 anni, lo scorso anno era giunta da Madrid alla GMG di Lisbona con un gruppo dell’Opus Dei. Era fortemente ipovedente da oltre 2 anni e mezzo a causa di una grave forma di miopia che le aveva causato una perdita della vista del 95%. Con il gruppo aveva pregato una novena alla Madonna della Neve, che si celebra il 5 agosto, in memoria del miracolo avvenuto anticamente a Santa Maria Maggiore a Roma. Proprio nel giorno conclusivo della novena, quello in cui si festeggia la Vergine Maria con questo titolo, è accaduto l’impensabile.
Le lacrime di pace e la guarigione miracolosa
La ragazza stava partecipando alla Messa celebrata nel villaggio portoghese dove ha alloggiato per tutto il tempo di permanenza della settimana della GMG. Dopo aver ricevuto la Comunione avviene quello che non avrebbe mai immaginato.
Prima di ricevere la santa Eucarestia era nervosa, ma poi il suo stato d’animo è completamente cambiato. Come ha recentemente raccontato in un’intervista ad ACI Prensa per CNA : “Quando siamo tornati dalla Comunione mi sono seduta sulla panca e poi tutto il nervosismo che avevo provato è improvvisamente scomparso. Tremavo dal nervosismo, ma quando mi sono inginocchiata dopo aver fatto la Comunione, ho chiuso gli occhi e ho sentito molta pace, e poi ho smesso di tremare“.
Ma succede molto di più: Jimena sente il bisogno di piangere. Si trattava di un pianto con una sensazione particolare, che non aveva mai provato prima. “Ho cominciato a piangere per un senso di pace, non mi era mai successo prima. Non sapevo che si potesse piangere per sentirsi in pace“. Jimena ha descritto dettagliatamente ciò che ha provato: “Ero come super pacifica, come se dentro di me sapessi già cosa era successo, senza aprire gli occhi. E allora li ho aperti, mi sono asciugato le lacrime, e ho potuto vedere perfettamente l’altare, il tabernacolo“.
Ed ecco, arriva la guarigione, improvvisa, istantanea, e a quanto pare duratura nel tempo: gli elementi necessari per il riconoscimento di un miracolo.
L’incontro con Papa Francesco
Avrebbe dovuto anche sottoporsi ad un intervento per tentare di migliorare le sue condizioni, ma non è stato necessario: Jimena ha riacquistato la vista e ha subito potuto leggere una preghiera di ringraziamento alla Madonna della Neve.
Tornata in Spagna la ragazza si è fatta visitare dai medici, che hanno affermato che semmai avesse potuto esserci una ripresa della vista questa sarebbe stata graduale e lenta e un miglioramento sarebbe stato possibile solo nel corso di tanti anni, ma certamente è inspiegabile una guarigione istantanea.
Dopo aver scritto una lettera a Papa Francesco per informarlo dell’accaduto, Jimena e la sua famiglia hanno avuto occasione di incontrare il pontefice. Lui li ha invitati a fare un pellegrinaggio di ringraziamento a Santa Maria Maggiore, e quindi di recarsi a Roma. In realtà loro avevano pianificato il viaggio ancor prima del miracolo, ma pensavano di andarci per chiedere la grazia, non per ringraziare di averla ricevuta.
L’incontro con papa Francesco è avvenuto il 1° gennaio e la ragazza ha partecipato anche alla Messa da lui presieduta nella solennità di Maria Madre di Dio. Incoraggiata dal Santo Padre, Jimena sta lavorando alla stesura della testimonianza della sua guarigione miracolosa e sta aspettando una risposta da parte dell’arcivescovo di Madrid, il cardinale José Cobo Cano.
Gesù nell’Eucarestia, presenza reale che salva
La fede di Jimena e della sua famiglia è molto cresciuta dopo questo evento miracoloso a dimostrazione che la conversione del cuore è un miracolo anche più importante della guarigione fisica. La vista riacquistata subito dopo l’incontro con Gesù Eucarestia è un fatto concreto che porta all’evidenza della fede la reale presenza del Signore nelle specie eucaristiche.
“L’Eucaristia, alla fine, è un miracolo molto più grande perché sembra nascosta perché non ha – che ne so – fulmini che cadono dal cielo o altro, ma alla fine è Dio , che è colui che mi ha permesso di recuperare la vista” è la conclusione a cui giunge la ragazza che adesso può proseguire la sua vita ricca di questo grande dono ricevuto.
Il suo rapporto con la Vergine Maria rimane forte perché lei con la sua potente intercessione ha favorito l’evento miracoloso. Ma non solo: ha con lei un legame perché avverte il suo amore materno e ha sempre contato su di lei “perché mi sembrava più facile tenermi stretto il rosario“, come ha sottolineato.
Tra i programmi per il futuro di questa ragazza con una nuova vita davanti a sé c’è quello di leggere molti libri, cosa che prima poteva soltanto desiderare, e di fare un altro pellegrinaggio a Roma con le amiche che erano con lei l’anno scorso alla GMG.