Alla presenza del sacerdote, il diavolo in persona durante un esorcismo, ha dovuto confessare cosa accade davanti alle azioni del Papa emerito, rivelando quale sia tutta la vera potenza del magistero di Benedetto XVI contro l’azione del demonio.
Una confessione da far tremare le vene ai polsi che non fa altro che aggiungere un tassello definitivo sulla biografia di una delle figure più importanti degli ultimi secoli della storia cristiana.
In questo specifico esorcismo emerge infatti con tutta evidenza che Satana era letteralmente sfiancato da Ratzinger. “Lo odio, non lo sopporto più: ogni sua parola, ogni suo gesto e ogni sua benedizione rappresentano un esorcismo”, è quello che il demonio affermò durante il rito di liberazione.
Cosa accade al diavolo quando Ratzinger parla
Il Papa emerito, infatti, non solo torturava il diavolo, smascherandolo ogni volta che metteva in guardia l’umanità dalle sue opere malvagie e malefatte. Il punto è che il maligno si sentiva così con le spalle al muro da essere sfiancato e piegato dalle sue parole e dai suoi gesti.
Sotto il nome di Benedetto XVI, infatti, il diavolo patisce sofferenze a dir poco atroci. A rivelarlo è stato un collaboratore diretto di un esorcista, testimone di alcune vicende sconvolgenti. Si parla di urla, strepiti, pianti di dolore. Lo sfogo più clamoroso il diavolo se l’è però fatto sfuggire in una chiesetta in provincia di Salerno, mentre una donna era sottoposta a preghiera di liberazione.
Il demonio, spiega questo collaboratore, è disperato, non ne può proprio più del Papa e delle sue continue catechesi contro l’Inferno e gli spiriti che lo abitano. Non bastasse, il maligno ha così rivelato che “ogni sua parola, ogni suo gesto, ogni sua benedizione un esorcismo”.
Benedetto XVI ha sempre sottolineato l’azione del diavolo
Il diavolo infatti, già di principio, detesta il Santo Padre per la sua autorità di Vicario di Cristo in Terra e di Pastore universale della Chiesa. Tuttavia, nel caso di Ratzinger c’è stato di più. Sia come professore, che come arcivescovo o come cardinale, fino ad essere Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il teologo bavarese non ha mai smesso di sottolineare la subdole a terrificante esistenza del maligno e dell’inferno, mettendo così in guardia l’intera umanità dai suoi attacchi.
Spesso, ad esempio, Ratzinger ha invitato gli uomini a non ricorrere mai all’occultismo, per nessuna ragione al mondo. Molti sanno infatti che le pratiche magiche, indicate nella Bibbia come abominio, aprono le porte dell’anima al padre della menzogna. Letture dei tarocchi, sedute spiritiche, messe nere, maledizioni, fatture, malocchio, consacrazioni al Diavolo: non c’è nulla di più doloroso e pericoloso per l’essere umano.
Tramite queste esperienze occulte, infatti, satana si impossessa dello spirito e del corpo di una persona. A quel punto diventa inevitabile doversi rivolgere a un esorcista per avere indietro la propria libertà. Però quello che il diavolo rivelò in tale circostanza ha a dir poco di sensazionale: Benedetto XVI è diventato uno dei suoi incubi più ricorrenti.
Qual è il tragico destino che spetta a chi vive senza Dio
Tutto il suo magistero è stato una lotta costante contro di lui, e lo ha spiegato anche Monsignor Andrea Gemma, ex vescovo di Napoli, in una delle sue ultime interviste prima di salire in cielo. Fin dall’elezione di Ratzinger al Soglio pontificio, infatti, il demonio ha cominciato a tremare. Pochi giorni dopo, in un esorcismo di Mons. Gemma disse: “Il nuovo Papa è ancora più forte di quello di prima (Giovanni Paolo II, ndr) e ci farà soffrire molto”.
Così è andata. E continua ad andare ancora oggi, ogni volta che il Papa emerito interviene pubblicamente, su questioni di stretta attualità e di assoluta importanza. Per combattere la causa di tutti i mali, il maligno in persona, Ratzinger spiegava che c’è un solo modo: portando la Croce di Cristo. Mentre al contrario, “per quanti continuano a peccare senza mostrare nessuna forma di pentimento, la prospettiva è la dannazione eterna, l’Inferno, perché l’attaccamento al peccato può condurci al fallimento della nostra esistenza“.
“E’ il tragico destino che spetta a chi vive nel peccato senza invocare Dio“, spiegava Ratzinger. “Solo il perdono divino ci dà la forza di resistere al male e non peccare più. Gesù è venuto per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e che l’Inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore”. Eh già, c’è poco da fare: davanti alla maestria di Benedetto XVI, Satana è sconfitto in partenza. E conoscendo la sua superbia, è facile immaginare che stia piangendo lacrime amare.