Gesù dona al mondo la notizia dell’avvento del Regno di Dio, che è già sceso tra noi con la sua venuta e che è la nostra speranza che non muore mai.
Vidi il Signore su di un trono altissimo;
lo adorava una schiera di angeli
e cantavano insieme:
«Ecco colui che regna per sempre».
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 1,1-6
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
«Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»?
e ancora:
«Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio»?
Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
«Lo adorino tutti gli angeli di Dio».
Parola di Dio
R. Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.
Annunciano I cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
A lui si prostrino tutti gli dèi! R.
Perché tu, Signore,
sei l’Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi. R.
Convertitevi e credete nel Vangelo
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore
Gesù, annunciando il Vangelo e proclamando l’avvicinarsi del Regno dei Cieli, sceglie i suoi primi apostoli. Potremmo chiederci: non poteva compiere il suo compito da solo? Perché Gesù ha bisogno di qualcun altro?
Gesù, pur essendo Dio, ha deciso di servirsi di altri per portare il suo messaggio. Anche Gesù ha bisogno di qualcuno che lo aiuti, in un certo senso, a svolgere il compito affidatogli dal Padre e a far conoscere al mondo il suo Vangelo. E Gesù si serve di uomini che, in primis salvati dal suo amore, diventeranno guide per altri, e trarranno essi stessi moltitudini dalle acque della morte. Donerà infatti al mondo la notizia dell’avvento del Regno di Dio, che è già sceso tra noi con la sua venuta e che è la nostra speranza che non muore mai. Gesù ci trae in salvo col suo amore, con la speranza nella gioia eterna, e con il dono della fede che ci farà vedere i suoi miracoli.
Elisa Pallotta
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