L’esperienza di fede (o testimonianza se preferite) che Bianca De Cristofaro ha rilasciato sulle pagine di ‘Medjugorje tutti i giorni‘ e semplice e significativa come la sua devozione per il signore. La ragazza spiega che prima di andare a Medjugorje aveva avuto per un periodo piuttosto lungo un sogno ricorrente in cui sentiva la chiamata del Signore: “Sognavo di trovarmi davanti alla Chiesa di San Giacomo e appena entravo sentivo una pressione sulle spalle e dovevo inginocchiarmi per forza, ma non mi faceva male… e pregavo perché la chiesa era buia e solo una luce illuminava tutto: era il Santissimo”.
Quel sogno ricorrente le riportò alla memoria il desiderio di fare un viaggio a Medjugorje e un giorno, dopo aver scoperto che anche la sua parrocchia stava organizzando un pellegrinaggio in Bosnia, senza pensarci, ha prenotato un posto. Giunta a lavoro ha scoperto che per il periodo in sarebbe dovuta partire non c’era disponibilità di ferie ed ha dovuto disdire la partecipazione. Qualche giorno dopo Bianca ha avuto un incidente d’auto e si è rotta un polso. La dottoressa che l’ha visita le dice che al 90% dovrà essere operata, ma lei non pensa ad altro che ad approfittare di quella sventura per andare in pellegrinaggio: “Chiamai il gruppo parrocchiale nella speranza che ci fosse almeno un posto libero e invece ce ne stavano due! Pensai che mia madre avrebbe potuto accompagnarmi visto il gesso al braccio”.
Le due donne sono partite per Medjugorje e sin dall’arrivo hanno provato un senso di pace e comunione. Bianca ha addirittura messo in pratica il suo sogno ricorrente mettendosi a pregare in ginocchio all’esterno della Chiesa, proprio nel cortile in cui vengono officiate le messe: “Non avevo dolore, avevo come la sensazione di cuscini, non so spiegare, sarei stata in ginocchio per sempre davanti all’altare”. Bianca racconta di aver pregato per tutta la durata del viaggio e di essere giunta perfino a recitare il rosario in Croato senza accorgersene. L’evento più importante, però, è stato l’incontro con Madre Elvira alla quale chiese una preghiera particolare: “Volevo iniziare una cura ormonale per rimanere incinta. Lei mi strinse le mani e disse ‘Dio sa, lascia fare a lui!’”.
Tornata dal viaggio carica di energia e positività, la settimana successiva è andata a fare il controllo al braccio e dalla radiografia è risultato che non c’era bisogno dell’operazione, che l’osso si era saldato correttamente. La ragazza ha pensato che poteva trattarsi di una coincidenza o del 10% di casi in cui la frattura scomposta non necessitava di operazione, ma a novembre, quando la donna ha preso le ferie insieme al suo ragazzo è successo qualcosa che ha tolto dalla mente di Bianca ogni dubbio sull’operato di Dio nella sua guarigione: “A novembre sono partita con il mio fidanzato, Siamo partiti in due, siamo tornati in tre e ad aprile ci sposiamo”.
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