Da più parti, non solo in ambito cattolico ma anche laico, si levano voci sempre più allarmate sul precario “stato di salute” della famiglia di oggi. Il nucleo primario su cui si fonda la nostra società, appare oggi minacciato da innumerevoli forze disgregatrici che ne minano le fondamenta morali e istituzionali. I mali spirituali e morali da cui è afflitta la famiglia nei nostri giorni sono a tutti ben noti, ci pare superfluo soffermarci su di essi. Sono mali recenti, connaturati in qualche modo alla civiltà moderna, e di antica data. Ma un nuovo insidioso cancro sembra infiltrarsi nel tessuto familiare: la violenza. Una violenza che più spesso di quanto si crede è abituale e reiterata, anche se sempre accuratamente celata fra le quattro mura domestiche. In altri casi è invece occasionale e parossistica: esplode improvvisamente e in maniera devastante, con una ferocia inaudita, con esiti spesso drammatici: la morte di uno o più componenti della famiglia. E allora, ecco la solita vecchia e consunta espressione che si usa in questi casi: “raptus omicida”, un espressione che non getta luce né sulle cause di questi atti di follia omicida né tantomeno sul dramma umano di chi ne è protagonista, sia esso la vittima o il carnefice. Una violenza inumana che non ci sembra esagerato definire diabolica; una violenza che il più delle volte è inspiegabile anche per gli stessi autori; una violenza che esplode improvvisamente in famiglie che fino al giorno prima sembravano famiglie normali, senza particolari problemi che facessero presagire taluni drammatici epiloghi. Se esaminiamo i tanti casi di inspiegabile follia omicida (vi invitiamo a questo riguardo a consultare la pagina “I segni dei tempi negli avvenimenti dei nostri giorni – Follia omicida“) che si stanno verificando in questi ultimi anni in diverse parti del mondo e che riguardano in prevalenza proprio la cerchia familiare, è difficile non intravedere in essi le perverse trame del Nemico.
Le drammatiche notizie di efferati delitti che vengono compiuti all’interno del focolare domestico non possono non richiamare alla mente i messaggi accorati della Madonna che, apparendo in tante parti del mondo, negli ultimi 30 anni non ha mai smesso di invitare alla conversione e alla preghiera, una preghiera recitata in famiglia e per la famiglia. La Vergine a Medjugorje, in un messaggio del 25 gennaio 1994, aveva detto: “In questo tempo satana vuole creare disordine nei vostri cuori e nelle vostre famiglie“. E la veggente di Medjugorje, Vicka Ivankovic, in diverse occasioni ha spiegato: “Si vede come satana attacca laddove siamo più deboli. Oggi in modo speciale agisce contro i giovani e le famiglie”, “la Madonna in questo momento ci raccomanda di pregare di più… la sua grande preoccupazione in questo momento sono i giovani e le famiglie”.
A Conyers la Madonna, attraverso la veggente Nancy Fowler, ha detto: “Satana cerca di creare grandi divisioni nelle famiglie, nei paesi e nella Chiesa” (13.10.90). “Il Maligno ha piantato dappertutto i semi della divisione nei cuori degli uomini” (13.11.93). “Avrete guerre fra nazioni, nelle vostre comunità, nelle vostre famiglie…” (13.05.93). Centinaia di altre rivelazioni private dello stesso tenore e provenienti da ogni parte del mondo mettono l’accento sugli stessi pericoli e propongono sempre la stessa medicina: la preghiera, soprattutto il Rosario recitato in famiglia.
Già nel 1954 Gesù, parlando alla Beata Elena Aiello, lamentava la diffusa condizione di peccato e di lontananza da Dio nelle famiglie, quando ancora la situazione non si era incancrenita come oggi: “Il cattivo esempio dei genitori produce nelle famiglie scandali e infedeltà anziché la pratica della virtù e della preghiera. La casa, fonte di fede e santità, viene macchiata e distrutta. La caparbietà degli uomini non cambia ed essi testardamente vanno avanti nei loro peccati“.
E alla fine degli anni ‘70 Gesù diceva a Mons. Ottavio Michelini: “…la famiglia… si trova in pieno processo di dissoluzione. La famiglia oggi è concepita e voluta contro Dio. Il divorzio e l’aborto, riconosciuti e accettati da tutti i popoli cristiani, sono una solenne conferma di ciò… Osserva il piano, veramente diabolico, per mezzo del quale si è giunti alla de-spiritualizzazione della famiglia attuale; rilassamento spirituale per il quale da diverse generazioni si è trascurata la preghiera, soprattutto la preghiera “comunitaria”; nessuna vita resiste se non la si alimenta, e anche la vita di Grazia se non viene alimentata si spegne, ed è accaduto così nella quasi totalità delle famiglie cristiane, per cui, spenta la vita della Grazia è entrato il peccato; il matrimonio, che spesso, troppo spesso, si concepisce solo come un mezzo di piacere; peccati e delitti contro la maternità… Basterebbe già questo perché le forze del Male entrino per realizzare la loro opera nefasta, poi… stampa, cinema e televisione stanno facendo il resto” (16.11.78).
Poi, sempre parlando a Mons. Michelini, il Signore denunciava “le infedeltà coniugali, comunemente accettate e frequentemente consumate con il reciproco consenso” concludendo che “in un gran numero di famiglie è stato veramente cancellato il concetto di bene e di male” (17.11.78).
L’attacco pianificato lanciato contro il matrimonio, a cui assistiamo ai giorni nostri, era stato profetizzato già 5 secoli fa, quando la Vergine, parlando esplicitamente del XX secolo, diceva aMadre Mariana de Jesus Torres: “il Sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la Sua Chiesa… verrà attaccato e profanato nel pieno senso della parola” e affermava che in questo secolo sarebbero state emanate “leggi inique con l’obbiettivo di abolire questo Sacramento, rendendo facile per tutti vivere nel peccato, incoraggiando la procreazione di figli illegittimi nati senza la benedizione della Chiesa. Lo spirito cristiano verrà meno rapidamente, spegnendo la preziosa luce della Fede finché non si arriverà al punto che ci sarà una quasi totale e generale degenerazione dei costumi…“.
Ma i numerosi appelli del Cielo purtroppo sono rimasti inascoltati, e il Nemico, avendo una sempre più grande libertà di azione, ha scatenato tutto il suo odio contro la famiglia, creando divisioni e contrasti e contaminando la linfa vitale e il “collante” della famiglia: l’amore familiare. Satana ha potuto agire con grande libertà perché siamo stati noi uomini ad averglielo consentito, ad avergli lasciato campo libero. E Dio ha permesso tutto ciò perché rispetta la nostra libertà. Con la nostra libertà noi possiamo “deciderci per Dio” (è un’espressione della Madonna a Medjugorje), limitando così Satana nella sua possibilità di agire, oppure possiamo rifiutarLo, dando così al Nemico ancora più potere e libertà d’azione.
Il risultato è stato un aumento progressivo e senza precedenti delle conflittualità all’interno delle famiglie. Fino all’esplosione in tutto il mondo di casi di delitti consumati in seno al nucleo familiare. E recentemente anche in Italia, in linea con un trend già ben consolidato in altri paesi occidentali, si è avuto un incremento esponenziale dei delitti in famiglia. Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri ospedalieri a questo proposito afferma che negli ultimi 10 anni i delitti all’interno delle mura domestiche hanno avuto un incremento addirittura del 3.000 per cento!
E un recente rapporto dell’Osservatorio dell’Eurispes-Associazione Ex, rivela che nel nostro paese in famiglia si verifica un delitto ogni due giorni. Per l’intero 2003 questo tipo di omicidi è stato costante e ha coperto circa il 22% della totalità dei delitti. I delitti in famiglia, compresi quelli multipli e le stragi, rappresentano un quarto di tutti i delitti commessi in Italia. La coppia sposata rimane al primo posto come tipologia; segue, la convivenza, i fidanzati e gli amanti, gli ex coniugi o ex conviventi. Il rapporto non si sofferma sulle stragi ma si limita a parlare di delitti multipli. Nel 77% dei casi gli assassini sono mariti, conviventi o ex mariti. Per l’Osservatorio, la convivenza matrimoniale è il terreno più fertile nel quale matura la possibilità di uccidere il partner e, talvolta, anche i figli in comune. Alcune volte la molla che fa scattare l’episodio di violenza è la scoperta di un tradimento o la non accettazione della separazione. In alcuni casi, si è registrata una situazione di conflittualità preesistente o disagi economici.
Questi episodi di violenza sono anche la spia di un disagio più generale. “E’ un grande momento di sofferenza, di dubbi, di confusione e di angoscia nella nostra società – sottolinea la psicoterapeuta Maria Rita Parsi – viviamo in un mondo in cui ogni cosa viene portata all’esasperazione, i conflitti non vengono risolti con il dialogo ma con l’aggressione”. Per definire la nostra epoca Parsi usa la parola “anomia”, che significa “assenza di obiettivi comuni collettivamente condivisi”: in poche parole, mancano valori comuni e non coltiviamo la speranza di risolvere i problemi con il dialogo. Nella famiglia, “quando fallisce il dialogo e non vengono raccolti i segnali di disperazione, c’è il crollo e quello che finisce per prevalere è il codice della violenza”.
Sono dati sconcertanti, ma sembra che la soluzione non sia a portata di mano: anche il progetto di creare lo “psichiatra di quartiere” è rimasto solo sulla carta. E del resto anche per gli specialisti non è facile prevedere che una persona fino al giorno prima assolutamente normale tutt’a un tratto possa perdere il senno e massacri le persone che gli sono più intime. Inoltre, sebbene il lavoro degli psicologi possa dare un contributo anche importante nel prevenire e arginare questo fenomeno, in ogni caso non potrà mai venire a capo delle ragioni più profonde che ne sono all’origine, le inquietudini spirituali, i travagli e le ferite più profonde dell’anima che scatenano queste azioni feroci. E proprio per questo è importante che non dimentichiamo mai che il cristiano, assieme all’aiuto psicologico, non deve mai trascurare i mezzi di Grazia che Dio, per mezzo della Chiesa, ci mette a disposizione per combattere i mali dell’anima che il Nemico provoca e alimenta, vale a dire i sacramenti, la penitenza e la preghiera. Gesù a questo proposito ha detto a Mons. Michelini: “Se oggi il Nemico è più arrogante che mai e domina su tutte le persone, sulle famiglie, sui popoli e sui governi, in ogni parte, è naturale! Ha campo libero e quasi nessuna opposizione… per combattere Satana bisogna voler essere santi; per vincerlo efficacemente ci vogliono penitenze, mortificazioni, preghiere” (7.10.75).
E non dobbiamo dimenticare che la via più breve e sicura nel cammino verso la santità, per noi e le nostre famiglie, è quella di metterci nelle mani di Maria Santissima, aggrappandoci saldamente alla Corona del Santo Rosario per poter superare indenni i marosi della tempesta spirituale che imperversa in questo tempo così difficile. La Madonna a Medjugorje ha detto: “Se pregate, Satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il Suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per Satana che appartenete a me“. (25.02.88). Anche la crisi odierna della famiglia va vista nel quadro di questa battaglia apocalittica tra la donna vestita di sole e il drago infernale (cfr. Ap 12,1-4). Ora più che mai Satana sta scatenando tutta la sua rabbia contro l’umanità e contro le cose più sacre, perché sa bene che il tempo rimastogli è poco e che presto questa battaglia avrà come esito il trionfo di Maria, che alla fine schiaccerà inesorabilmente la testa del serpente.