Gesù è venuto a portarci la vera guarigione, che è quella dell’anima con il perdono dei peccati. Si è fatto poi carico sulla Croce di ogni nostra infermità.
La Liturgia di oggi Lunedì 7 Dicembre 2020
- S. AMBROGIO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca,
il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza;
gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cfr. Sir 15, 5)
Prima Lettura
Il nostro Dio viene a salvarci.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 35,1-10
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa;
nessun impuro la percorrerà.
Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere
e gli ignoranti non si smarriranno.
Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.
Vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale – Dal Sal 84
R. Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra. R.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. R.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. R.
Il Vangelo di oggi Lunedì 7 Dicembre 2020
Oggi abbiamo visto cose prodigiose.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,17-26
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati“, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Parola del Signore
La vera guarigione dell’anima – Il commento al Vangelo di oggi Lunedì 7 Dicembre 2020
Quel Gesù che in questo tempo di Avvento aspettiamo è colui che prima di tutto è venuto a riconciliarci col Padre e a perdonare i nostri peccati, la vera guarigione dell’anima. Poi è venuto a farsi carico anche di ogni nostra infermità “Dalle Sue piaghe siamo stati guariti” Isaia 53,5.
Non è venuto a farsi re con fasti e sensazionalismi, egli è già re nel Regno di Dio. Ed ecco, ora che Gesù si è manifestato ed è venuto sulla terra, il Regno di Dio è nato tra noi, un regno di giustizia dove i poveri, gli oppressi, gli infermi sono i primi, cioè coloro che vengono prima degli altri beneficiati da Dio e dal suo amore.
Gesù nel Vangelo fa capire che la guarigione più importante è quella dell’anima, dalle ferite del peccato: infatti è più facile dire al paralitico di cui parla il Vangelo di oggi “Alzati e cammina”, che “Ti sono perdonati i tuoi peccati“. Molti profeti prima di Gesù avevano fatto grandi prodigi, ma il perdono delle colpe era qualcosa che tutti sapevano spettasse solo a Dio. Così Gesù prova a tutti di essere colui che perdona le colpe, dopo aver anche guarito quell’infermo prodigiosamente.
Spesso abbiamo bisogno di conferme quando accadono fatti di cui non capiamo la natura e a cui stentiamo a credere. Gesù viene incontro anche alla nostra infermità interiore che è l’incredulità: solo lui ci capisce e solo lui può concederci tutti gli strumenti per poter credere. Starà a noi dire il nostro “sì” a lui. Dipende da noi credere e, in relazione a questa fede, vedere l’opera di Dio nella nostra vita, che ci guarisce dall’incredulità e dalle ferite del cuore.
Elisa Pallotta