Il professor Ezio Fulcheri, 56 anni, docente di anatomia patologica alluniversità di Genova e di paleopatologia alluniversità di Torino, ha partecipato al convegno di studi sulle stimmate di Padre Pio organizzato a San Giovanni Rotondo dai frati cappuccini.
Che cosa pensa della scomparsa delle stimmate alla vigilia della morte di Padre Pio, come documentato dalle foto e dai filmati? È spiegabile?
«Si tratta di un altro fatto che non ha spiegazione scientifica. Una ferita di qualsiasi eziologia, che produca una piaga rimasta inspiegabilmente aperta e sanguinante per 50 anni senza evolvere, non può sparire senza lasciare alcuna traccia. Sulle mani, sui piedi e sul costato di Padre Pio non cerano né cicatrici, ne cheloidi, né altri segni»
Qual è, allora, la sua conclusione sul fenomeno delle stimmate del santo del Gargano?
«Devo pronunciare una semplice affermazione di incapacità, incapacità di spiegare qualcosa di molto complesso. E di incompetenza, incompetenza nel definire una lesione che non trova e non può trovare per noi, allo stato attuale delle conoscenze, alcuna spiegazione scientifica».
Dunque, un miracolo? Un dono soprannaturale?
«Sono un anatomo-patologo. Posso solo dire che non cè spiegazione per la scienza. La scienza deve, innanzitutto possedere letica del limite e in tale pensiero mi pongo quando vengo richiesto di un parere. Non spetta certo a me pronunciarmi sul soprannaturale».