Bruciata viva 17 anni fa da un fidanzato che le aveva gettato addosso dell’acido in buona parte del suo corpo, rovinandole completamente il viso che ora deve portare coperto da fasce che lasciano passare solo dei tubicini, ha rinunciato all’eutanasia che aveva programmato per il prossimo 29 settembre. Perché? Perché durante la visita di Papa Francesco in Colombia, Consuela – questo il suo nome – è riuscita ad avvicinarlo e lui l’ha abbracciata dicendole: “Sei bella e coraggiosa!”.
Sono bastate queste parole, semplici e forti, insieme all’abbraccio lungo e pacificante, per decidersi per la vita e non per la morte. Consuela ha deciso, non solo di vivere, ma di assecondare il disegno di Dio, per la salvezza sua e di molti. Ha deciso, nonostante le abbiano ultimamente diagnosticato un’infezione cerebrale, di vivere, di andare avanti, di testimoniare questa bellezza e questo coraggio che sono apparsi lampanti agli occhi del Papa e, sicuramente, di tante altre persone, che vicine o lontane, amano davvero con il cuore di Dio questa persona che ha scelto la vita… e possiamo dire, la vita ad ogni costo.
Benediciamo il Signore e ringraziamoLo con tutto il cuore per le meraviglie che compie in molti di noi, chiamandoci a vivere e ad avere fiducia piena in Lui, il Giusto, l’unico Giusto e Colui che sa amarci come nessun altro e più di quanto possiamo essere capaci di immaginare.
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