Basandosi sulla teoria di Masaru Emoto sulla memoria dell’acqua, il professor Maximilian Caligiuri ha riscontrato che l’acqua del Santuario di San Francesco di Paola ha la medesima composizione di quella del Santuario di Lourdes in Francia. Al momento si tratta di una teoria che non ha l’approvazione della comunità scientifica ma è comunque curioso come due fonti d’acqua presentino le medesime caratteristiche.
Emoto era convinto che i corsi d’acqua presentassero una memoria: ovvero che la sua struttura sarebbe influenzata dai pensieri delle persone che abitano nella zona. Questo asseriva di aver notato delle somiglianza tra i cristalli dell’acqua (la cui forma può presentarsi simmetrica o disordinata), in determinate condizioni (-4°), in diversi corsi d’acqua. A sostegno della sua ipotesi aveva dunque presentato delle fotografie che mostravano questi punti di contatto.
Il professor Caligiuri ha quindi effettuato delle fotografie a livello molecolare prima sulla fonte di Lourdes e poi su quella della Fontana della Cucchiarella, notando come la composizione molecolare delle due fonti sia praticamente identica. Questo, secondo la teoria di Emoto, dimostrerebbe che nei due luoghi c’è la medesima energia derivante dalla comunità che vive nei pressi del Santuario di San Francesco di Paola.
Secondo tradizione la Fontana della Cucchiarella (chiamata così poiché l’acqua che ne sgorga viene bevuta proprio con il mestolo) spuntò per intercessione di San Francesco di Paola, il quale chiese a Dio di dissetare gli operai della fabbrica conventuale. Da quel momento in poi il livello della fontana è rimasto sempre lo stesso: si narra che nel 1806 le truppe francesi la fecero prosciugare per sfatare la convinzione popolare e che dopo qualche istante l’acqua tornò al solito livello tra lo stupore dei presenti.
Luca Scapatello