Anche se pochi lo sanno, non è una bufala. Una tra le più belle chiese di Roma ha una particolarità che la distingue dalle altre chiese del mondo cristiano. Infatti, il suo altare fu costruito prima della nascita di Cristo.
Ecco la storia probabilmente tra autenticità leggenda, ma pur sempre con una verità di fondo. Si racconta che la sibilla Tiburtina ebbe una notte un sogno in cui le appariva l’imperatore Ottaviano Augusto annunciandole che dal Cielo “verrà un re con sembianze umane che regnerà per molti secoli e giudicherà il mondo.”.
Allo stesso tempo, l’imperatore che si trovava nella sua stanza ebbe una visione chiara di una vergine su un altare con un bambino tra le braccia e una voce gli disse: “Ecce ara primogeniti Dei”, ecco l’altare del primogenito di Dio e subito s’inginocchiò ad adorarlo. Rimase molto impressionato da questa visione e subito fece costruire un altare nella sua stanza per quel “Dio del Cielo”. La chiesa si chiama appunto Ara Coeli proprio perché significa: altare del Cielo.
Solo qualche secolo dopo fu costruita la basilica come la vediamo attualmente, con i suoi 124 gradini e le meraviglie che vi si possono ammirare. Si dice anche che salire i gradini per andare alla basilica tutti in ginocchio aiuti le donne a trovare marito. Inoltre, lì molte famiglie vanno a consacrare i loro bambini al Divin Bambino Gesù, che vi si trova, scolpito nel legno di ulivo del Getsemani. L’originale e antico fu rubato nel 1994 e se persero le tracce, ma ora, benedetto, ve n’è un altro identico.