Si chiama Cristina Giordana ed è una mamma di Cuneo. E’ la madre di Luca, un ragazzo che, lo scorso 8 Luglio, ha perso la vita, a causa di un incidente in montagna, mentre si arrampicava sul Cervino.
Luca aveva depositato la sua tesi di Laurea, che avrebbe dovuto discutere un paio di settimane dopo. Non ha potuto farlo, così la madre ha pensato bene, con tutta la forza del mondo, di presentarsi davanti alla Commissione e discutere la tesi, in vece del figlio.
Ora Cristina stringe tra le mani l’Attestato di Laurea, del valore simbolico, con sopra in nome del suo Luca: si tratta di una laurea in Biologia, la cui tesi parla degli effetti del succo di barbabietola su coloro che praticano sport ad alta quota, la passione che accumunava madre e figlio e che, purtroppo, ha portato alla morte del giovane.
“Con mio figlio ho sempre condiviso tutte le passioni, dalla montagna a quella per lo studio, in un perfetto legame. Per me è normale essere al suo posto.”, “ … è l’unico titolo di studio (la Laurea) che non ho e, forse, c’era un motivo, che la tesi di Laurea doveva essere quella di Luca …”.
Come racconta questa madre straordinaria, Luca aveva in progetto di scalare il Dhaulagiri, in Nepal. “Il Dhaulagiri adesso è troppo basso, ora è andato molto più su.”.
Mentre Cristina portava a compimento il percorso di studi del figlio e, a nome suo, parlava di quella ricerca fatta con passione, l’immagine di Luca, in cima ad una montagna, appariva sullo schermo della sala: “Era la cosa più naturale, giusta e normale da fare. Sono stupita da tutta questa attenzione.”.
Forse ha ragione Cristina, era la cosa più naturale da fare, a dimostrazione del legame indissolubile con un figlio e a sottolineare che, pur per il breve periodo di vita trascorso insieme, il tempo ha dato buoni frutti e non è passato invano.
Certo, era la cosa più naturale da fare per questa mamma, ma anche la più difficile: sorridere, consapevole di una morte che non doveva essere ancora, che la mette nella condizione di dover accettare di esser sopravvissuta a quel figlio, che invece avrebbe dovuto portare avanti la loro storia, più lontano possibile.
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