Quando pensiamo alla nostra morte o di una persona cara ci chiediamo cosa sarà della nostra anima?
La spiegazione di un sacerdote ci accompagna con mano al comprendere come essa in noi sia presenta adesso e come sia presente anche nella vita eterna.
L’esistenza dell’anima, sia quando si è ancora in vita che dopo la morte, è una domanda che, almeno una volta, ci siamo posti. Avremmo anche voluto, forse, chiedere ad un sacerdote, ma l’imbarazzo è stato tale che abbiamo desistito.
Ma l’anima esiste davvero? Un fedele ha posto questo quesito ad un sacerdote: “In seguito alla pandemia e alla recente morte dei miei genitori per cause naturali, ho ripensato all’esistenza dell’aldilà e all’esistenza dell’Anima nello specifico, al punto da spingermi a scrivere un saggio su: Come sapere che l’Anima esiste davvero? […] L’Anima agisce nella nostra vita anche se non la vediamo, ma perché gli esseri umani tendono ad agire lontano dalle leggi di Dio? Quali altre forze ci sono e perché la nostra Anima soccombe ad esse?”.
La risposta di Padre Angelo arriva puntuale e precisa: “L’anima è una realtà di ordine spirituale […] Noi diciamo che vi è anima dovunque c’è vita. La differenza tra un corpo umano vivo e un corpo umano morto è questa: il corpo umano vivo è animato, quello morto è cadavere. La stessa cosa va detta anche per gli animali e per le piante. Dovunque c’è vita, c’è anima. Per anima infatti s’intende il principio vitale”.
Ma l’anima è, soprattutto, qualcosa di spirituale: “Il problema più grosso consiste nel dire che l’anima dell’uomo non è soltanto vegetativa e sensitiva come per le piante e gli animali, ma che è spirituale. L’uomo, nelle sue attività, manifesta una superiorità, una trascendenza sulla materia: la elabora, la riesprime, la ricombina. Per fare un esempio molto banale: tu non avrai mai visto un animale accendere il fuoco e fare da mangiare. L’uomo invece lo fa.
E questa attività manifesta una trascendenza sulla materia, sicché ne prende possesso, la rielabora, la ricombina come vuole […] E anche solo la possibilità di pensare a realtà spirituali (Dio, gli angeli, i demoni, l’anima immortale), indipendentemente ancora dalla loro esistenza, non manifesta che nell’uomo c’è qualcosa di spirituale? Infatti non potrebbe captare o anche solo pensare a realtà spirituali, se egli stesso non fosse in qualche parte di se stesso spirituale” – spiega.
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L’anima ha anche una sua spiritualità? “[…] Il passaggio poi dalla spiritualità all’immortalità è molto breve: muore solo ciò che è organico, ciò che è costituito di parti. Quando le parti di un organismo non cooperano più per il bene del tutto, questi tutto si disfa, muore, si corrompe. Ma ciò che è spirituale non è materiale e pertanto non è neanche composto di parti che possano disgregarsi fra di loro. Ne segue che ciò che è spirituale è anche immortale. Questa verità, di ordine razionale, è poi confermata dalla fede” – conclude il sacerdote.
Fonte: amicidomenicani
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