Una notizia molto allarmante merita ora di essere riferita: in tutta l’Italia, in molte chiese, stanno aumentando i furti di ostie consacrate, oltre a quelli delle offerte e di oggetti sacri.
E’ un’offesa oltraggiosa -a dir poco, per i fedeli cristiani, ma soprattutto per Gesù, che è vivo in quelle particole. Chiunque compia questi gesti dovrebbe almeno rendersene conto.
Queste azioni anti-cristiane possono esser dettate da diverse condotte, dal furto per empietà, fino ad arrivare all’utilizzo delle ostie e delle suppellettili sacre in messe nere e riti di stregoneria.
In Lombardia ultimamente sono state violate due chiese, lontane pochi chilometri.
Nella prima è stato scassinato il tabernacolo e profanate le ostie contenute in esso. Sono state portate via anche delle ostie non consacrate e questo fa supporre che non si tratti solo uno sconsiderato scempio, ma di un’azione premeditata e malvagiamente congeniata.
E’ successo anche a Ferrara recentemente e a Roma, con le stesse modalità.
Ciò fa supporre agli inquirenti che si tratti di un progetto messo in atto dalle sette sataniche, il che ne spiegherebbe la regolarità e la diffusione.
Spesso questi atti non vengono divulgati, in quanto si innescherebbe probabilmente un processo di emulazione, come è accaduto per altri eventi, che assolutamente si deve evitare.
Vanno comunque, e urgentemente, allertati parroci e parrocchiani, perché sorveglino soprattutto i tabernacoli, nel miglior modo possibile.
Gli attacchi contro la Chiesa sono all’ordine del giorno, mai sottovalutarlo, siamo tutti noi cristiani ad esserne minacciati e coinvolti, nostro malgrado.
Ecco, in merito all’accaduto, le parole di Mons. Negri, Arcivescovo di Ferrara:
“Questo terribile gesto offende gravemente Dio e lacera in profondità il cuore della nostra comunità ecclesiale cittadina e, per la specialissima comunione che le unisce, quella diocesana ed universale, perché non c’è nulla di più prezioso, nella Santa Chiesa di Dio, della Santa Eucaristia dove è presente realmente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù Cristo Nostro Signore (Concilio di Trento, Decr. De Euc. can 1). Questa coscienza, cari figli, sia l’occasione per recuperare, in tutte le nostre comunità, con rinnovato slancio, l’amore e la vera devozione alla Santa Eucarestia che l’ultimo Concilio ha ribadito essere fonte e culmine di tutta la vita cristiana (LG 11). Infatti tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua (PO 5). Essendo inoltre il migliore dei modi possibili per riparare alle offese ricevute da Dio, l’offrire al Padre nello Spirito di Cristo la riparazione per i nostri peccati, ovvero l’offerta di Gesù Cristo sulla Croce.”.
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