La scienza psichiatrica e psicoanalitica ha portato a minimizzare le manifestazioni di possessione categorizzandole in disturbi della personalità e schizofrenia. Ma lo studio della mente ha condotto all’estinzione della possessione? Tutte i sintomi presentati dai posseduti possono essere spiegati razionalmente? Per rispondere a questi quesiti abbiamo raccolto le opinioni di alcuni studiosi in materia e siamo riusciti ad individuare alcuni aspetti della possessione demoniaca che non rientrano in delle fattispecie cliniche.
In primo luogo ci sono i dolori fisici ed i problemi di salute in generale che non sono spiegabili dalla medicina, di questo parla Raul Salvucci nel suo libro ‘Cosa fare di questi diavoli’ dove scrive: “Gli effetti negativi sulla salute sono abituali quando interviene il maleficio. Si articolano con modalità diverse, anche se non sempre sono tutti presenti e non lo sono con la stessa intensità. Queste cose, come si è detto, variano da soggetto a soggetto a seconda della costituzione fisica della persona, scaricando la maggiore negatività sui punti più deboli”.
Ma gli effetti sulla salute non sono gli unici sintomi che differenziano i casi psichiatrici da quelli di possessione. Per capire meglio quando siamo di fronte ad una possessione demoniaca abbiamo ripreso le parole del Dottor Janiri su ‘Aleteia’, psichiatra e psicoterapeuta che ha studiato i fenomeni di possessione e che li ha catalogati secondo sette caratteristiche principali. Ecco i sette sintomi:
1) cambiamenti somatici (mutazione del colore degli occhi, stimmate o altre “iscrizioni” cutanee, marchi a fuoco, sanguinamenti inspiegabili, grossolani cambi nella tonalità e nel timbro della voce, ecc.)
2) titanismo: assunzione di una forza non commisurata al fisico del soggetto o che gli fa compiere atti eccezionali, come sollevare pesi sproporzionati, scaraventare mobili o lanciare oggetti molto pesanti
3) levitazione: sollevarsi ad altezza da terra senza appoggi
4) locuzione di lingue che il soggetto notoriamente non conosce o che sono lingue morte, arcaiche o scomparse (ad es. parlare l’aramaico)
5) lettura del pensiero altrui: indovinare ciò che l’interlocutore sta pensando in quel momento
6) “vomito” dalla bocca di oggetti che il soggetto non può avere introdotto prima: ad es. chiodi o petali di fiori; nello stesso registro si pongono tutti i fenomeni di comparsa “prodigiosa” di oggetti ex-novo o di trasformazione di oggetti in altri
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ipersensibilità ai segni del sacro: ad es. i fenomeni di cui sopra si manifestano spontaneamente durante la messa o in presenza di sacerdoti anche non esorcisti e, durante la messa, in momenti particolarmente significativi (ad es. la benedizione), oppure si manifestano attraverso le pratiche di esorcismo.
Alcune di queste manifestazioni, continua il dottore, possono essere spiegate razionalmente ad esempio il sanguinamento ed il cambio di voce possono essere attribuibili a forti stati di stress che conducono all’isteria, mentre il parlare lingue apparentemente sconosciute può essere spiegato come un pescare nella memoria nozioni da tempo seppellite e che riemergono in uno stato di dissociazione. Difficile spiegare, invece, come sia possibile che una donna di 40 chili sollevi oggetti di centinaia di chili come se fossero soprammobili, la lievitazione, la lettura del pensiero di estranei.