Anita Barberio è una giovane mamma che ha deciso di non abortire ed affidare la vita della figlia alla Madonna di Medjugorje, nonostante i medici le avessero consigliato l’aborto terapeutico a causa di una malattia congenita che avrebbe dovuto rendere paraplegica la piccola. La sua fede è stata premiata la momento della nascita della figlia, la callosità della spina dorsale infatti era molto più ridotta di quanto si pensasse e dopo un piccolo intervento, la bambina è cresciuta sana e capace di muoversi come tutti i suoi coetanei.
Nel corso di questi anni Anita ha portato la sua testimonianza in televisione sia sulla Rai, all’interno del programma ‘Storie Vere’ che sulla Mediaset, dove ha parlato del miracolo ricevuto dalla Madonna di Medjugorje nel programma ‘La Strada dei Miracoli’. Di seguito vi riportiamo parte dell’intervista che la donna ha rilasciato al blog ‘Medjugorje tutti i giorni‘.
Anita racconta la prima diagnosi effettuata quando era in gestazione da appena 4 mesi e mezzo: “I medici mi dissero che la bimba era affetta da spina bifida con mielomeningocele, idrocefalia, ipoplasia e disgenesia del corpo calloso… in parole povere sarebbe stata paraplegica”. Il primo consiglio che viene dato alla donna è quello di abortire, ma lei, religiosa da sempre, non ci ha pensato nemmeno per un secondo ed ha deciso di tenerla, convinta che qualunque fosse stata la sua condizione l’avrebbe amata ugualmente.
In quel momento l’unica cosa che le restava da fare era pregare, così con l’aiuto di padre Corrado ha cominciato ad andare ogni giorno in chiesa per pregare Gesù, poi, intorno alle 15, a casa sua si recava un gruppo di preghiera per i malati. Nel contempo Anita ha cominciato a pregare anche la Madonna di Medjugorje in fiducia che qualcosa sarebbe successo e di fatti qualcosa si è verificato: “Dopo un po’ di tempo, ho incontrato una suora, testimonianza di come a volte il Signore semina degli angeli sul nostro cammino terrestre, che ha portato le preghiere al Medjugorje dalle veggenti”.
Le preghiere hanno funzionato, la bambina è nata sana e dopo una piccola operazione non ha più avuto problemi: “Ancora oggi – racconta con un sorriso la donna- la dottoressa che la visita mi dice: ‘Le mani prima di averle messe io, le ha messe il Signore’”. A quattro anni di distanza da quella guarigione miracolosa Anita ha portato la figlia a Medjugorje come ringraziamento: “L’ho poggiata ai piedi della Croce e ho detto alla Madonna: ‘E’ prima tua e poi nostra’”.
Luca Scapatello
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