Avete mai considerato la gravità delle maledizioni generazionali?
Ecco come le spiega Padre Matteo La Grua: “Ci sono poi le maledizioni generazionali. (…) Si sciolgono attraverso l’Eucaristia, le celebrazioni eucaristiche. Le Messe di guarigione genealogica sono Messe in suffragio delle anime degli antenati. Questo atto di carità verso i nostri antenati giova molto a noi e rientra nel mistero di solidarietà”.
In questo modo, permettiamo che la potenza della celebrazione eucaristica sciolga ogni maledizione che sia giunta nella nostra vita, passando di generazione in generazione. Il processo non è immediato e nemmeno di semplice attuazione, poiché dipende sempre dalla gravità della maledizione o del peccato trasmesso a noi dagli antenati.
Continua Padre La Grua: “Comunque, vi esorto a non maledire mai papà e mamma; non maledite mai i figli, né i figli dei figli, perché queste maledizioni possono dare dei risultati negativi”.
Questo concetto è importantissimo, come è importante capire il peso delle parole che rivolgiamo verso gli altri, spesso con molta superficialità.
Anche Padre Francesco Bamonte ribadiva che il concetto di eredità medianica si spiega in questo modo: Come c’è tra i fedeli una comunione alle cose sante, ai beni spirituali e una comunicazione del bene gli uni agli altri, allo stesso modo ci sarebbe una partecipazione, quasi una ripercussione, dei danni spirituali degli uni agli altri, particolarmente di quelli a cui eravamo legati più strettamente nel nostro albero genealogico, come genitori, nonni, bisnonni, zii, ecc.; per cui, anche se non siamo responsabili dei loro peccati, è bene chiedere perdono a Dio, oltre che dei nostri, anche dei loro peccati”.
Dunque, allo stesso modo in cui si trasmettono le malattie genetiche, alla nascita ci ritroviamo con un bagaglio di peccati e -forse- maledizioni ereditate, di cui, purtroppo, dovremo dar conto e che influenzeranno il resto della nostra vita.
Antonella Sanicanti