Sente delle urla e non esita a correre. Quando arriva sul posto e vede con i suoi occhi quello che era successo, si rende conto che doveva agire immediatamente, senza perdere tempo.
Lei è una tassista e, quando ha sentito qualcuno che disperatamente chiedeva aiuto, è corsa immediatamente sul posto.
Un incidente e un ragazzo ferito
Il gesto compiuto da Manuela, una tassista di 47 anni, è da lodare. Ha sentito urlare qualcuno tra le auto bloccate nel traffico. È scesa per andare a controllare e lì ha visto una scena raccapricciante: un ragazzo era a terra, sull’asfalto, in una pozza di sangue. A lato un monopattino e una donna disperata fuori dalla sua auto che era sotto choc.
Non poteva restare inerme, doveva fare qualcosa. Quel ragazzo sembrava in fin di vita: “Ho reagito di impulso mi sono inginocchiata per praticargli il massaggio cardiaco. Sembrava non funzionare, ma ho insistito: non potevo lasciarlo andare” – ha raccontato.
La tassista e il suo massaggio cardiaco
Manuela, oltre ad essere una tassista, è una mamma ed una volontaria dell’Associazione nazionale dei Carabinieri. Il suo primo istinto è stato quello di non lasciare lì, morire così, quel ragazzo di poco più di 20 anni: “Pensavo solo che quel ragazzo doveva salvarsi. Così ho continuato finché non ha aperto gli occhi, mi ha sorriso e solo in quel momento ho ripreso a respirare anch’io”.
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Manuela: “Ho fatto solo quello che andava fatto”
La donna conosceva solo gli elementi base per il primo soccorso e, specie in quella situazione, in attesa dell’arrivo del personale medico, non poteva star lì e non far nulla: “I medici mi hanno detto che sono stata brava ma ho fatto solo quello che andava fatto” – ha continuato a raccontare con gioia.
Il ragazzo, salvato dalla prontezza di riflessi di Manuela, è stato poi portato in ospedale, ma ora è fuori pericolo. Un angelo è arrivato lì “per caso” ed ha salvato una vita che stava per spegnersi.
Una testimonianza di cui fare tesoro
Una vicenda ci coinvolge tanto da sembrare di essere lì in quei momenti drammatici, in cui la vita del ragazza era appesa a un filo e Manuela col fiato in gola ha perseverato senza arrendersi “finché non ha aperto gli occhi, mi ha sorriso e solo in quel momento ho ripreso a respirare anch’io” , parole che ci commuovono e ci rendono partecipi di quella gioia, di quel ritorno alla vita.
Una testimonianza di amore verso il prossimo che ci insegna quanto ognuno di noi può essere un angelo che va in soccorso all’altro, anche nelle situazioni di ordinaria amministrazione, nella vita di tutti i giorni.
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