Quanto possono le azioni di un sacerdote verso i ragazzi?
A Ponticelli è andato in scena il cortometraggio su don Peppe Diana.
Giornata di festa e legalità questa mattina a Ponticelli, periferia Est della città di Napoli. Il cuore pulsante dei giovani di Napoli parte specialmente dalle periferie e dalle scuole delle periferie.
La Regione Campania per la legalità
La legalità: il tema portante di un anno scolastico che ha coinvolto ragazzi di due scuole medie differenti, accomunate, però, dallo stesso progetto, dal titolo “Imparando con Legalità”. Si tratta di un progetto P.O.R. “Scuola Viva”, un progetto che la Regione Campania ha fortemente voluto in questi ultimi tre anni: assicurare la presenza e l’apertura delle scuole in orari pomeridiani, per cercare di dare un taglio netto alla dispersione scolastica, ed impegnare i ragazzi, ove possibile, a scoprire quello che c’è di buono e di bello nella parola LEGALITA’ e nel loro quartiere.
Protagonista indiscusso di quest’anno di attività è stato Don Peppe Diana, il sacerdote martire di camorra ucciso a Casal di Principe 25 anni fa. Proprio in occasione di questo anniversario, i ragazzi hanno voluto incentrare la loro attenzione sul sacerdote, portando in video le sue ultime ore di vita. Ne è nato un cortometraggio dal titolo: “IO, DON PEPPE DIANA: PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO’”.
Ponticelli, i ragazzi e don Peppe Diana
Lo studio della vita, delle azioni, delle parole del sacerdote, hanno ispirato nell’animo dei ragazzi e degli esperti che li hanno guidati, alla stesura ed alla rappresentazione di quello che è stato il giorno dell’onomastico di don Giuseppe, l’ultimo che, purtroppo, non ha potuto festeggiare.
La sinergia che si è venuta a creare fra scuole, associazioni e parrocchie del territorio è stata fondamentale, in particolare le parrocchie. In territorio come le periferie delle grandi città, la scuola e la parrocchia restano i due soli punti di aggregazione per i ragazzi. A Ponticelli in particolare, le parrocchie scendono in campo accanto alle scuole: scenario, infatti, di questo cortometraggio, è stata la Parrocchia di Santa Croce a Ponticelli.
Lì i ragazzi hanno potuto sperimentare l’ambiente della sagrestia ed immaginare (oltre che a mettere in scena) il momento in cui don Giuseppe apre la sua chiesa, conversa con le suore, va al bar a prendere il caffè con gli amici…ma quando torna in chiesa, trova il killer ad attenderlo.
“Un ringraziamento è doveroso ai parroci che ci sono vicini in questi momenti di conoscenza per i nostri ragazzi” – hanno commentato i responsabili del progetto.
Ringraziamento espresso anche dalla dott.ssa Lucia Fortini, assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Campania, intervenuta in questo momento di riflessione.
Don Peppe Diana: il suo “non tacere” è arrivato sino alle nostre orecchie oggi, e soprattutto a quelle dei nostri ragazzi.
ROSALIA GIGLIANO