Fate attenzione ai vostri figli, il Blue Whale si sta diffondendo a macchia d’olio! Questo l’allarme lanciato da Don Matteo De Meo, teologo ed esorcista di San Nicandro Garganico, dopo che un diciassettenne di Molfetta è stato salvato dai carabinieri l’istante prima che si gettasse sotto ad un treno. Per capire meglio che origine abbia il “Gioco del suicidio” che ha portato alla morte di 157 adolescenti in Russia, il quotidiano online ‘Lafedequotidiana’ ha intervistato l’esorcista.
La prima domanda che viene rivolta a De Meo è se questo Blue Whale abbia delle similitudini con il satanismo e lui ha risposto: “Io non conosco le origini e le cause di questo orribile passatempo. Certo è che bisogna alzare la guardia. Indubbiamente vi è una componente di coercizione psichica e non escludo affatto che vi sia lo stesso meccanismo delle sette anzi è probabile”.
L’ammissione del sacerdote esorcista che i meccanismi del “Gioco del suicidio” hanno degli elementi in comune con i sacrifici delle sette sataniche ha incuriosito l’intervistatore che gli ha chiesto di esplicitare il motivo di questo presunto collegamento: “E’ un” gioco”, anche se viste le conseguenze, la parola mi sembra fuorviante. Alla fine spinge a gravi conseguenze autolesionistiche. Sappiamo bene che il demonio vuole il nostro male, mentre Dio è il signore della vita. Quando noi parliamo di sette sataniche facciamo riferimento ad un mondo occulto. Bisogna ricordarsi che esoterismo e superstizione camminano di pari passo. In tutto questo ravviso un elemento culturale. Oggi abbiamo smarrito o molto diluito le nostre radici cristiane, scivolando nel relativismo e nel sincretismo religioso. Una prova in tal direzione è la ricerca sconsiderata delle filosofie orientali”.
Dall’influenza del demonio, secondo il sacerdote, non è libera nemmeno la chiesa dato che alcuni uomini di fede si ostinano a negarne l’esistenza con posizioni quanto meno discutibili. Il riferimento è chiaro, il sacerdote si riferisce alle recenti parole di Padre Sosa sul demonio, ma l’intervistatore gli chiede di essere più esplicito e Don De Meo infatti dichiara: “Penso al generale dei Gesuiti, padre Sosa che ha negato la esistenza fisica del diavolo. Va contro la dottrina della Chiesa, ha una posizione eretica, basta leggere la Scrittura e il Concilio Lateranense II. Chi nega l’esistenza reale di Satana è eretico. Siamo nel tempo in cui anche nella Chiesa affiora la logica del male minore e questo è un guaio”.
Una posizione oltranzista che fa il pari con quella sull’accoglienza ai fratelli musulmani, quando gli viene chiesto come giudicava la decisione della Cei di inviare gli auguri agli islamici il giorno dell’inizio del ramadam, questo infatti ha risposto: “Queste cose mettono in difficoltà i parroci. La valuto una scelta che scandalizza e confonde i fedeli, non ha alcun senso e non mi sembra opportuna. Bisogna respingere ogni egualitarismo religioso e non è vero, anzi è un errore, pensare che crediamo tutti nello stesso dio”.