E’ giusto che Vladimir Luxuria, nel programma Rai ‘Alla Lavagna’, abbia spiegato ad una classe di bambini perché ha sentito il bisogno di cambiare sesso?
La risposta di una mamma è perentoria
Il Fatto
Nell’ultima puntata del programma Rai ‘Alla Lavagna‘ è stato invitato come ospite l’ex parlamentare di Rifondazione Vladimir Luxuria. Primo politico transgender a presenziare in parlamento e attivista in difesa dei diritti LGBT, Luxuria aveva il difficile compito di spiegare a dei bambini per quale motivo aveva deciso di cambiare sesso. Ad interrogarla c’era una classe di bambini di età compresa tra i 9 ed 12 anni.
La puntata si è aperta con le presentazioni, Vladimir ha spiegato di aver scelto il nome “Lussuria” poiché si ritiene un amante dei piaceri della vita in tutti i suoi aspetti, quindi è passata a parlare del motivo per cui era stata chiamata a partecipare al programma: “Io quando sono nato ero un maschietto ma non ero contento di essere maschietto, sentivo dentro di me di essere una bambina, mi piaceva giocare con le bambole, sentire i profumi femminili che usava mia mamma in bagno, e quindi tutte le volte che mi guardavo allo specchio avevo un’immagine dentro di me che era diversa da quello che ero”.
Dopo aver spiegato con parole semplici i sintomi di quella che è conosciuta come disforia di genere, l’ex parlamentare dice ai bambini di aver deciso di confessare a tutti quello che provava per sentirsi meglio. Alla domanda ‘Quando ha capito per la prima volta che il suo corpo non le piaceva?’, Vladimir ha poi risposto: “Quando mi guardavo allo specchio e aspettavo che mi spuntassero i seni, e invece mi spuntavano i baffi. Una tragedia! Quella peluria non mi piaceva, me la toglievo con le pinzette. Ho capito che non si diventa così, si nasce così”.
Vladimir Luxuria spiega ai bambini perché ha cambiato sesso, programma spostato in seconda serata
La puntata che vede Vladimir spiegare ai bambini il motivo che l’ha indotto a cambiare sesso è stata mandata in onda in seconda serata, alle 22:50. La scelta è stata presa dall’emittente di stato poiché il tema trattato è decisamente delicato e molti genitori avrebbero potuto protestare per la messa in onda nella fascia pre serale. D’altronde il tema della sessualità è ancora un campo minato e spetta ai genitori decidere se, come e quando spiegare ai propri figli che ci sono persone che possono sentirsi a disagio con la propria.
La scelta è stata contestata da Vladimir che avrebbe voluto che il suo intervento fosse trasmesso a più persone possibili, al fine di sensibilizzare sull’argomento. Bisognerebbe però comprendere che in Italia la maggioranza delle famiglie è di fede cattolica o cristiana e che questo comporta una visione differente della sessualità, dunque l’insegnamento di un rapporto uomo/donna di stampo tradizionale. Inoltre spetta ai genitori decidere come educare e cosa mostrare ai propri figli, dunque la messa in onda in prima serata di un tema così delicato e controverso avrebbe potuto causare molte lamentele.
La lettera di una mamma a Vladimir Luxuria
In seguito alle polemiche sorte per la messa in onda del programma Rai ‘Alla Lavagna’, una madre ha voluto condividere le proprie idee a riguardo rivolgendosi direttamente a Vladimir Luxuria in un lungo post Facebook. La donna precisa che non è sua intenzione mancare di rispetto né alla persona, né alla sua sofferenza personale, ma che è sua precisa intenzione esprimere un’opinione sul genere di testimonianze educative che preferirebbe i suoi figli guardassero. Dunque nell’iniziare il lungo post scrive: “Gentile signor Guadagno, sono una mamma di sei meravigliosi bambini e Le scrivo perché so che Lei ha avuto necessità di parlare a dei bambini circa la Sua storia. Perdoni la franchezza, ma per dei bambini sarebbe stato un pelino più didattico e interessante che Nick Vujicic fosse stato invitato a raccontare di cosa significa voler bene alla vita nonostante il fatto di essere privi di gambe e braccia”. Vucjicic è solo uno degli esempi che la mamma tira in ballo per far passare la propria idea che i bambini hanno bisogno di ascoltare storie che parlino di persone capaci di trasformare la sofferenza in “un miracolo di bellezza”. Quindi in conclusione si rivolge nuovamente all’ex parlamentare e gli formula una richiesta: “Io non La critico, signor Guadagno, perché nessuno può permettersi di farlo senza conoscere una persona in modo confidenziale, per ciò Le chiedo solo un favore: lasci stare i bambini. Loro devono giocare e devono poter sognare tutta la bellezza della loro vita. Non devono essere tediati da chi racconta sofferenze a meno che non si tratti di qualcuno che ha trovato, nella propria condizione ingiusta, un modo per fare del bene e per tendere al bene”.
Ecco il post originale su Facebook
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Luca Scapatello