Lettera a Papa Francesco per salvare Charlie Gard

Siamo tante madri e tanti padri di questo tempo luminoso e violento e ci presentiamo a Lei come figli che scrivono al loro papà. Con semplicità. Abbiamo il cuore straziato: tra pochi giorni uno dei nostri figli, Charlie Gard morirà per una sentenza dei tribunali britannici, in base alla quale si possono sospendere le cure a cui finora è stato sottoposto per mantenerlo in vita.

Non è l’unico bimbo ad essere ucciso in questi giorni: troppi innocenti ancora muoiono nei paesi in guerra, sui barconi, per mano di attività illecite. E per loro soffriamo e preghiamo ogni giorno, come Lei ci invita sempre a fare.

 

Ma se veniamo a chiedere a Lei di intervenire per Charlie è perché questo bimbo non muore in modo a noi imprevedibile: Charlie muore per una sentenza confermata dalla Corte di Strasburgo, Corte che tutela i diritti umani in Europa.

 

Santo Padre in molti Le avranno scritto per Charlie appellandosi a testi usciti dalla sapienza del Magistero della Chiesa. Ma noi non vogliamo e possiamo virgolettare la nostra richiesta. L’«Humane Vitae» è ormai scritta nel nostro DNA di madri e padri cattolici, non c’è bisogno di riportarne i passi. Non c’è bisogno di ricordarci le parole di tanti suoi predecessori e le sue stesse parole quando ci declina la Vita come opera creatrice somma di Dio, l’Unico in grado di riprendersela. Le sentiamo vere nelle nostre viscere.

 

Noi ci rivolgiamo a Lei come papà e Le chiediamo: che cosa vuole che facciamo, noi suoi figli, cittadini del mondo, d’Europa, d’Italia? Ce lo dica, ci sostenga, ci conforti. Non ci lasci nel dubbio. Attendiamo un segno da Lei che possiamo cogliere per non sentirci soli in questa battaglia di preghiere che abbiamo scatenato per Charlie.

 

Le vogliamo un bene dell’anima come ne vogliamo a Charlie, perché nessuna vita è più importante di un’altra. Charlie è diventato il figlio di tutti, anche il Suo.

 

Attendiamo fiduciosi e affidiamo questa lettera al cuore grande della piccola Teresa di Gesù Bambino, perché anche questa volta Le dia un segno della sua predilezione.

 

Nei Cuori Santissimi di Gesù e Maria

Roma, 27 giugno 2017

 

Gemma Faggioli* con il marito e una coppia di amici

*Mamma, moglie e insegnante cattolica

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