La lodevole iniziativa è promossa dal gruppo industriale “Plastic Puglia” che non è la prima volta che incoraggia i suoi dipendenti a fare figli.
Già nel 2019 l’azienda che ha sede a Monopoli in provincia di Bari, aveva stanziato un bonus una tantum di seimila euro.
Al bonus, da adesso si aggiunge, per ogni lavoratore al quale nascerà un figlio, un premio di 300 euro al mese per un anno.
E’ Vitantonio Colucci, fondatore e titolare dal 1967 del gruppo Plastic Puglia con circa 180 lavoratori, specializzato nell’irrigazione di precisione, a rendere noto lo stanziamento dell’ulteriore premio. La decisione è stata presa in seguito alla nascita nel 2020 di tre bambini, figli di dipendenti della “Plastic Puglia”.
Figli: la scelta di incoraggiare le nascite
L’imprenditore Colucci evidenzia i motivi della sua scelta che denota una grande sensibilità e vicinanza alle famiglie :”Ho deciso di istituire questo nuovo bonus perché noto con rammarico che lo Stato non dedica particolare attenzione al drammatico calo demografico che continua a investire l’Italia”.
Infatti i dati Istat sono davvero preoccupanti, registrano un record negativo di nascite in Italia.
“Il progresso dell’economia di uno Stato – prosegue Colucci – è nello sviluppo demografico. I nuovi nati sono cittadini dello Stato, e lo stesso Stato al quale appartengono ha il dovere di aiutarne e supportarne la crescita. La somma che metto a disposizione dei miei dipendenti aiuterà ad affrontare le prime, più indispensabili spese che comportano l’arrivo di un neonato. Mi auguro possa costituire un incentivo o a far nascere altri bambini.
Il mio incentivo alle nascite è una idea maturata nell’ottica di un sostegno alla crescita demografica e sono certo che potrà favorire anche il ricambio generazionale è del mio gruppo, dove lavorano già i figli di molti dipendenti. Mi auguro che possa essere di esempio e d’incoraggiamento per altre aziende”.
La proposta dell’assegno universale
La scelta dell’imprenditore Vitantonio Colucci del gruppo Plastic Puglia è un esempio. E dà sicuramente speranza.
Confidiamo che possa essere un ulteriore incipit alla proposta di legge sull’assegno unico-universale per ogni figlio passato il 21 luglio alla Camera, e che ora dovrà essere discusso al Senato.
Simona Amabene
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