Don Alvaro ha raccontato ad ‘Aleteia’ il pellegrinaggio sulla Linea Sacra di San Michele che congiunge 7 santuari in linea retta.
Secondo la leggenda si tratta del colpo di spada inferto dall’Arcangelo a Lucifero per rispedirlo nell’inferno.
Scoperta per la prima volta da un archeologo francese, la Linea Sacra di San Michele è una linea retta immaginaria che unisce sette santuari. Questi santuari, tutti originariamente cristiani e risalenti all’XI secolo dC, si trovano in Irlanda, Inghilterra, Francia, Italia, Grecia e Israele. Ciò che sorprende è sia il fatto che sono tutti equidistanti l’uno dall’altro e che nel giorno del solstizio d’estate la Linea Sacra sia illuminata dal tramonto.
Secondo la tradizione la Linea corrisponderebbe al colpo di spada inferto dal Capitano delle milizie angeliche (ecco come ha ottenuto questo grado) a Lucifero per rispedirlo agli inferi. La costruzione dei santuari su questa linea immaginaria rappresenterebbe un monito ai fedeli di rispettare sempre la legge divina. Da secoli ormai i devoti dell’arcangelo compiono il pellegrinaggio su questa retta, un percorso che consta di 4.255 chilometri. I santuari sono: lo Skelling Michael in Irlanda, il Saint Michael’s Mount in Inghilterra, il Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele e il Santuario di San Michele Arcangelo in Italia, il Monastero di Simi in Grecia, e il Monastero del Carmelo in Israele.
Venuto a conoscenza della Linea Sacra e del fatto che ogni Santuario è stato costruito dopo un’apparizione dell’Arcangelo, Don Alvaro ha deciso di intraprendere il pellegrinaggio. Sacerdote della comunità cattolica di Mexicali, Don Alvaro ha pianificato il viaggio per un anno avvalendosi della compagnia e del supporto di alcuni parrocchiani. Superato il problema economico, il Parroco è partito andando prima in Irlanda e seguendo l’iter fino al monte Haifa. In ogni Santuario ha raccolto della terra e un sassolino, quindi ha celebrato Messa all’interno del luogo di culto o nei suoi dintorni.
Raggiunto da ‘Aleteia’, Don Alvaro ha spiegato che il momento più intenso è stato sul Monte Haifa. In generale il viaggio è stata una continua scoperta spirituale, arricchita da momenti molto intensi. Alla fine del viaggio il Sacerdote messicano ha voluto porgere un ultimo omaggio a San Michele: “Mettere in dei contenitori la terra che ho raccolto presso ogni santuario e una piccola pietra raccolta in ognuno dei sette luoghi. E’ un modo per ringraziare Colui che mi ha permesso di fare questo viaggio”.
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Luca Scapatello
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