Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra ha lodato l’impegno italiano contro il coronavirus.
“A marzo, Italia e Spagna erano l’epicentro della pandemia di Covid-19. Al culmine della loro epidemia, la Spagna registrava quasi 10 mila casi al giorno e l’Italia più di 6.500. Entrambi i Paesi hanno riportato la situazione sotto controllo con una combinazione di leadership, umiltà, partecipazione attiva di ogni membro della società e un approccio globale. Entrambi i Paesi hanno affrontato una situazione spaventosa, ma l’hanno ribaltata”, ha affermato l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Le dichiarazioni dell’Oms e cosa ci si dimentica
Eppure si è dimenticato di ricordare che la regione che ha maggiormente seguito le indicazioni arrivate dall’Oms durante la pandemia, la Lombardia, è la regione che è stata maggiormente colpita dal coronavirus, che ha vissuto come un vero e proprio flagello, subendo migliaia di morti e una pesante crisi economica da cui ora dovrò risollevarsi.
La regione che ha meglio combattuto il virus, invece, il Veneto, è riuscita a farlo solo disattendendo le indicazioni che in quelle settimane arrivavano dall’Oms con la pretesa di essere verità assolute a cui obbedire senza alcuna remora. Si dimentica forse l’Oms di fare mea culpa, assumendosi le proprie responsabilità spiegando di avere ampiamente sbagliato?
Le gravi colpe dell’Oms che si vorrebbero cancellare
Il caso cinese, che ha nascosto i dati sulla pandemia già in atto dalla fine del 2019, largamente coperto dall’Oms, per via dei forti interessi economici legati alla Cina, che finanza in gran parte l’organizzazione, è stata sottolineata da molti analisti internazionali. Eppure ora, richiamando il fatto che l’Italia stia finalmente superando la pandemia, pare che l’organizzazione internazionale voglia intestarsi la fuoriuscita dell’Italia dalla crisi sanitaria.
Non è affatto così: l’Italia ha superato la crisi sanitaria non grazie all’Oms, ma nonostante l’Oms. Ora resta solamente da sperare che il coronavirus non torni a settembre. Al momento, l’unica che siamo certi che arriverà sarà la crisi economica, e lo scontento sociale che ne seguirà.
Giovanni Bernardi
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