Venerdì scorso a Roma in una antica basilica è avvenuto un fatto increscioso e inquietante sono state danneggiate due statue in maniera del tutto improvvisa e inaspettata. Il gesto di un folle o di qualcuno ben determinato che sapeva esattamente quello che voleva? Dietro tutto questo questo si potrebbe celare un piano ben preciso messo in atto dai satanisti, che usano dei poveretti per rubare le ostie consacrate, e per far distruggere immagini e statue sacre.
Danneggiate due statue all’interno della Basilica di Santa Prassede, nei pressi di Santa Maria Maggiore, al centro di Roma.
L’uomo è entrato nella Basilica e si è scagliato contro due statue colpendole ripetutamente e danneggiandole. Poi ha rovesciato candelieri, teche e si è dato alla fuga. Erano le 19 circa e nella chiesa stava per iniziare un concerto di musica sacra organizzato dall’ambasciata slovacca quando il vandalo è entrato in azione. A dare l’allarme alla polizia il parroco. Il responsabile sarebbe un uomo di colore, alto circa un metro e 80. Al momento
si escluderebbe il gesto di matrice religiosa e ipotizza che si tratti di uno squilibrato.
Le statue danneggiate sono quelle di Sant’Antonio e Santa Prassede, a cui sono state rotte braccia e volto. Ancora da chiarire con quale oggetto le abbia colpite più volte. Ed ora si indaga per risalire al responsabile dell’atto vandalico all’interno dell’antichissima basilica che ha l’entrata principale, di rado utilizzata, in via San Martino ai Monti, mentre l’entrata abituale, ma secondaria, si trova sul lato destro dell’edificio, quasi in via Merulana, all’angolo fra via di Santa Prassede e via San Giovanni Gualberto.