La vita di Padre Pio come quella di molti altri Santi fu condita da sofferenza e sopratutto da miscredenza. La cosa forse più grave è che ad accusarlo di essere un impostore non erano gli atei, i comunisti e i razionalisti ma coloro la cui fede avrebbe dovuto fargli comprendere che il santo da Petralcina era stato scelto per portare una croce più grande di quella degli altri. Solo dopo la sua morte, la sua figura è stata riabilitata dalla stessa Chiesa per volontà di papa Giovanni Paolo II che lo volle prima beatificare (nel 1999) e poi santificare (nel 2002).
Ciò nonostante, anni dopo la santificazione, nel 2007, la macchina del fango viene nuovamente riattivata grazie al ritrovamento di un bigliettino in cui Padre Pio chiede ad una donna di procurargli 200-300 cl di acido fenico puro per sterilizzare. In quella richiesta si è vista (da parte di alcuni) la prova delle colpe a lungo cercate, l’acido sarebbe stata la causa delle stimmate che per 50 anni hanno fatto vergognare e causato sofferenza al sacerdote, ma quel biglietto in realtà non prova nulla e di seguito cercheremo di spiegarvi il perché.
Se è vero che l’utilizzo dell’acido sul corpo poteva causare delle ferite, è altrettanto vero che questo veniva utilizzato in quel periodo (1919-20) per sterilizzare le siringhe e le ferite. Sul biglietto in questione poi c’è da sottolineare che risale al 1919 e che le stimmate sono apparse sulle mani di padre Pio l’anno precedente. Questo significa che non c’è una prova che queste fossero causate dall’acido, come invece ce ne sarebbero abbastanza per provare il contrario.
La prima prova che allontana il sospetto dell’utilizzo dell’acido per causarsi le ferite è legato alla forma stessa delle stimmate: queste erano perfettamente circolari e trapassavano tutta la mano, aspetto che non si sarebbe potuto raggiungere con l’utilizzo dell’acido fenico. Lo stesso dicasi per il “comportamento” delle ferite, una ferita da acido avrebbe scarnificato la mano, ma non avrebbe permesso una fuoriuscita continua di sangue, cosa che invece succedeva nel caso di Padre Pio. Infine ci sono le relazioni mediche dell’epoca che confermano che le ferite sulle mani del santo non potevano essere indotte da acido ne tanto meno da psicopatologia (ferite auto inferte per nervosismo).
Insomma, la verità sulle stimmate di Padre Pio non è ancora stata trovata, il perché probabilmente rimarrà una questione di fede, chi ne ha sa già la verità, ovvero che quello era il simbolo della sofferenza che si addossò il Santo per salvare più anime possibili, per gli altri resta il dubbio che ci sia una frode ma nessuna prova.
Luca Scapatello
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