Nel corso dei secoli il miracolo Eucaristico è stato messo in dubbio diverse volte, non sempre, infatti, la fede dei parrocchiani è sufficiente a credere che Gesù si è realmente reincarnato in Ostia e Vino, a maggior ragione in un periodo come questo in cui la fede è messa in crisi dal secolarismo e dall’influenza di Satana.
Anche se in passato la fede in Cristo era molto più forte di quanto non lo sia adesso, da sempre c’è stato chi ha messo in dubbio l’esistenza di dio e negato la potenza dell’Eucarestia, per questo motivo vi vogliamo raccontare un episodio che anche il più convinto degli atei non avrebbe modo di contestare: il segno di un ostia consacrata si è impresso in uno scalino di una Chiesa di Romana (Basilica di Santa Prudenziana) in epoca imperiale, più precisamente nel 595 d.c.
La leggenda narra che la Chiesa di Santa Prudenziana nasce sulle fondamenta di una casa signorile appartenuta al patrizio Pudente, il quale diede asilo all’apostolo Pietro in un periodo di persecuzione contro i Cristiani. Dopo la morte di Pudente la casa è stata abitata dalle due figlie Prudenzia e Prassede diventate famose per aver pulito il sangue dei martiri dopo l’esecuzione.
La testimonianza del miracolo Eucaristico di Santa Prudenziana è conservato in una chiesa tedesca ad Andhecs , ma l’evento che rese famosa la Basilica è successo a Roma nel 595 d.c. nella Cappella Caetani: il Papa San Gregorio Magno stava officiando la messa davanti ad una nutrita folla di fedeli, giunto al momento dell’Eucarestia si interruppe sentendo le risate crasse di una nobildonna romana che non credeva possibile che il corpo di Cristo si fosse reincarnato nell’ostia. Papa Gregorio sconvolto dall’impudenza della donna decise di non comunicarla ed istantaneamente l’ostia gli cadde dalle mani e si trasformò in carne, mentre il vino divenne sangue lasciando ed insieme lasciarono quel marchio indelebile sul gradino dell’altare.
Chiunque si rechi alla Cappella Caetani può trovare la reliquia (il pezzo di gradino in cui l’ostia si è poggiata) miracolosa che testimonia la presenza del corpo di cristo nell’offerta eucaristica. Sebbene, come specificato, sopra la testimonianza diretta di quell’evento è conservata in Germania, c’è un altra fonte che parla di quel miracolo scritta dal Diacono Paolo nella biografia di Papa Gregorio.
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