È stato riconosciuto il 71° miracolo avvenuto per intercessione di Nostra Signora di Lourdes. Si tratta della guarigione inspiegabile di un uomo inglese avvenuta circa un secolo fa.
Ha ricevuto il riconoscimento ufficiale il 71° miracolo avvenuto a Lourdes per intercessione della Madonna. A dare l’annuncio è stato arcivescovo Malcom McMahon della diocesi di Liverpool che ha informato i fedeli con una lettera l’8 dicembre.
Il miracolo in questione è la guarigione inspiegabile per la scienza, improvvisa e duratura, criteri essenziali perché sia riconosciuto un evento miracoloso, di un uomo inglese, avvenuta poco più di 100 anni fa, esattamente nel 1923.
C’è voluto davvero tanto tempo affinchè si arrivasse al riconoscimento formale di questo fatto che va oltre le leggi fisiche e che la conoscenza scientifica non può spiegare. John Traynor era un soldato inglese che nel 1883, all’inizio della Grande guerra, si era arruolato nella Royal Navy. L’uomo riportò gravi ferite in guerra e le conseguenze furono devastanti.
Riconosciuto il 71° miracolo a Lourdes
Le ferite d’arma da fuoco avevano portato alla perdita dell’uso di un braccio per evitare il quale non servirono diverse operazioni. Subentrò l’epilessia e in seguito una paralisi alle gambe. È quanto si accerta dal verbale del processo di guarigione stilato dal Bureau des Constatations Médicales nel 1926.
“Numerosi interventi chirurgici fallirono. Perse l’uso del braccio destro, ma rifiutò l’amputazione e soffrì di gravi crisi epilettiche. Nel 1920, un chirurgo di Liverpool tentò di curare l’epilessia con la trapanazione, che causò una paralisi parziale di entrambe le gambe. Le sue condizioni erano tali che all’inizio dell’estate del 1923, fu destinato all’hospice des incurables, dove sarebbe entrato il 24 luglio 1923″.
Prima di intraprendere la vita nell’hospice, proprio nel luglio di quell’anno, John prese parte al pellegrinaggio a Lourdes che aveva organizzato l’arcidiocesi di Liverpool. Il 25 luglio fu immerso nelle piscine e dopo l’immersione le sue condizioni cambiarono radicalmente.
La guarigione fu istantanea e come, è stato possibile constatare poi, duratura nel tempo. L’uomo diventò barelliere tornando ogni anno a Lourdes negli anni successivi. Nel 1926 dichiarò la sua guarigione al Bureau des Constatations Médicales.
Un lungo tempo di attesa
Perchè è stato necessario un tempo così lungo, oltre un secolo, per riconoscere formalmente il miracolo avvenuto? Già nel 1926 i medici che avevano preso visione delle condizioni in cui si trovava l’uomo prima e dopo l’evento miracoloso affermarono “riconosciamo e proclamiamo, insieme ai nostri Confratelli, che la dinamica di questa prodigiosa guarigione è assolutamente al di fuori e al di sopra delle forze della natura“.
A Liverpool la notizia del miracolo era sostenuta da tutti perchè evidente. Ma nonostante questo non c’era mai stata una dichiarazione ecclesiastica ufficiale. Molti anni dopo, nel 1993 un medico colpito dalla storia cercò di far riesaminare il caso, ma senza successo.
Si arriva all’anno scorso, il 2023, a 100 anni dal miracolo, quando il dott, Alessandro de Franciscis, presidente dell’Ufficio delle Constatazioni Mediche di Lourdes (BdCM) ha voluto riaprire il caso. Per far questo ha chiesto al dottor Kieran Moriarty, membro inglese del Comitato Medico Internazionale di Lourdes, di portare avanti una revisione del dossier relativo alla guarigione di John Traynor che si trovava conservato negli archivi di Lourdes.
Alla luce delle molte prove emerse è stata convocata una commissione canonica diocesana in cui è stata esaminata anche la testimonianza di fede rimasta di John Traynor e si è deciso per il riconoscimento ufficiale. La fede dell’uomo è stata un elemento centrale: era un credente fervente, partecipava quotidianamente alla messa, cosa insolita all’epoca, e ha lottato per andare in pellegrinaggio a Lourdes, contro il parere dei medici che gli sconsigliavano un viaggio così lungo e difficile per i tempi.
Ha pregato e ha voluto immergersi per ben 10 volte nelle piscine prima di uscirne miracolosamente guarito. La fede e la perseveranza nella preghiera dell’uomo non possono che ricordare le parole di Gesù pronunciate più volte dopo i miracoli: ” la tua fede ti ha salvato“.