In questi giorni, Suor Luigina Traverso è tornata a Lourdes per raccontare ai presenti come la Madonna l’ha guarita nel 1965.
Il miracolo è stato riconosciuto nel 2012 e la religiosa adesso è conosciuta come il 68° miracolo della Madonna di Lourdes.
Il ritorno a Lourdes
Sono passati 54 anni da quando Suor Luigina Traverso ha ricevuto il miracolo dalla Madonna di Lourdes ed è tornata a camminare sulle proprie gambe. Il suo ritorno a Lourdes è quello di una donna che compie un viaggio nel passato e ad ogni passo esprime gratitudine nei confronti del Signore. Dopo aver assistito alla Santa Messa e aver colto la Sacra Eucarestia (il momento che la riempe maggiormente di gioia), la suora s’incammina verso le Bureau des Constatations Medicales. Si tratta del centro in cui vengono esaminati i casi di presunto miracolo prima di farli esaminare al Vaticano.
Sotto esame c’è stato anche il suo caso e solo nel 2012 è stato appurato che si è trattato di un fatto soprannaturale, scientificamente inspiegabile. Suor Luigina torna in quel luogo in occasione della presentazione del libro ‘Miracoli a Lourdes’ del giornalista Fabio Bolzetta. IN questo si parla pure di lei, e durante la presentazione la suora racconterà in prima persona quello che ha provato nel momento in cui le è stata concessa la grazia.
La miracolosa guarigione di Suor Luigina Traverso
Da una settimana lei e le consorelle si trovavano al Santuario di Lourdes per chiedere alla Madonna la grazia. Ogni giorno si pregava dalla mattina sino alla sera affinché si Dio posasse la sua mano salvifica sulla Suora. Quindi c’era il momento delle abluzioni nella piscina e la Santa Messa con la benedizione del Sacerdote. Quel giorno il Parroco le disse: “Preghiamo perché la Madonna ti faccia il miracolo di poter stare almeno seduta”, ma lei rispose: “Se guarisco torno alla mia attività con la gioventù. O tutto o niente“.
Suor Luigina era convinta che avrebbe ricevuto la grazia e così è stato il 23 luglio del 1965: “Mi hanno messo nell’esplanade. Ho seguito la processione eucaristica. ‘Signore, se tu vuoi, puoi’, era la mia invocazione che ripetevo incessantemente”, spiega la religiosa che poi aggiunge: “Mi trovavo sulla barella e appena è passato davanti a me il sacerdote con il Santissimo sacramento ho cominciato a sentire una sensazione che non avevo mai avvertito prima di allora. Sentivo caldo e contemporaneamente freddo, il letto mi ballava senza che nessuno lo stesse muovendo e così ho capito che qualcosa stava succedendo. Ho pensato subito alla guarigione ed effettivamente non provavo più nessun tipo di dolore. Mi sono resa conto che riuscivo a muovere il piede paralizzato”.
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Luca Scapatello