Come nasce la preghiera a San Michele di Papa Leone XIII?
E’ una preghiera molto antica ed è ritenuta una delle più efficaci contro il male che tenta di annientare la nostra grazia.
Papa Leone XIII il 13 ottobre del 1884, restò atterrito e immobile dopo la Santa Messa.
“Ho visto la terra avvolta dalle tenebre e da un abisso, ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la stessa Chiesa che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell’abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l’Arcangelo”.
Furono queste le parole di Papa Leone XIII (1810-1903) che, il 13 ottobre del 1884, restò atterrito e immobile per qualche minuto, dopo la Santa Messa, celebrata nella cappella vaticana.
Dopo di che, scrisse la sua celebre preghiera, l’invocazione a San Michele Arcangelo. che fa parte di un potente esorcismo
Preghiera a San Michele Arcangelo di Papa Leone XIII
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.
Perché San Michele ci difende dal maligno
Michele vuol dire “Chi è come Dio”. Fu questo il grido di battaglia con cui l’Arcangelo affrontò Lucifero e gli angeli ribelli che con un atto di superbia volevano elevarsi a Dei. Il suo stesso nome è quindi una promessa di fedeltà, un grido di amore e sollievo per la salvezza delle anime.
Da sempre è a capo delle milizie celesti ed è chiamato Principe degli Angeli. Come tale, è invocato contro il potere delle tenebre. Lo si nomina nel libro di Daniele, ad esempio: “Michele, uno dei principi, mi è venuto in aiuto ”; di Giuda e in quello dell’Apocalisse.
San Michele è il nostro difensore contro chi sfida l’Altissimo.
San Michele Arcangelo e la Vergine Maria
San Michele è associato alla Madonna, nel difficile compito di combattere il male. Iconograficamente, infatti, sono spesso entrambi rappresentati con il serpente, il drago, il diavolo in persona sotto i loro piedi. L’Arcangelo lo incatena, lo minaccia, si prepara a trafiggerlo con la sua spada.
E’ scritto nel Nuovo Testamento che San Michele Arcangelo sarà vincitore dell’ultima battaglia contro satana e i suoi seguaci: “Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:“Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte”.
In Italia troviamo circa sessanta località sotto la sua protezione. San Michele Arcangelo si celebra il 29 settembre, insieme ad altri due Arcangeli: Gabriele (Forza di Dio) e Raffaele (Medicina di Dio).
Antonella Sanicanti
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