Alla fine del XIX secolo, in un paesino a nord della Polonia, a Gietrzwald, accadde un fatto davvero eccezionale, che meriterebbe di esser maggiormente menzionato.
In quel tempo, il territorio era sotto il dominio prussiano, che voleva annientare sia le tradizioni polacche (proibirono addirittura che quei popoli parlassero la loro lingua), sia la religione cristiana.
Nel 1873, erano state soppresse tutte le Congregazioni religiose, tranne quelle che si occupavano dei malati.
A Gietrzwald i devoti riuscivano a malapena a riunirsi in chiesa e a pregare davanti a un quadro della Vergine.
Era il 27 Giugno del 1877 quando, proprio in quel luogo, due ragazzine di 13 e 12 anni rispettivamente, Barbara Samulowska e Justyna Szafryńska, iniziarono ad avere delle apparizioni della Madonna, che durarono fino al 16 Settembre.
La prima a vederla fu Justyna che, quel giorno, aveva appena superato l’esame del catechismo per la Prima Comunione.
La Madonna si mostrò al centro di una luce luminosissima, al di sopra di una pianta, nei pressi della chiesa: parlava in polacco e disse di essere l’Immacolata Concezione.
Chiese la recita quotidiana del Santo Rosario e annunciò la fine della persecuzione religiosa.
Barbara la vide, poi, il 30 Giugno.
Le autorità ecclesiastiche disposero che le due ragazze fossero prontamente isolate, per poi essere interrogate su quanto accaduto, senza influenze di sorta.
La loro serena lucidità, nel descrivere quanto avevano veduto e come la Madonna le aveva rassicurate sull’efficacia della preghiera, perché il loro popolo trovasse pace e potesse professare la fede in Dio, convinse tutti.
Poi la Vergine Maria fu vista anche da altre persone, tra cui Elisabetta Wieczorek di 23 anni ed Elisabetta Bilitewska di 45 anni.
Durante una delle ultime apparizioni la Madonna, dopo aver benedetto l’acqua di una fonte li vicina (accanto all’albero della prima visione), assicurò che sarebbe stata miracolosa.
Tra Giugno e Settembre di quell’anno, ci furono 160 apparizioni e la Madonna si era mostrata in diversi modi, circondata da Angeli o col Bambino Gesù tra le braccia.
Il parroco e tutti i parrocchiani, ma anche le autorità religiose della regione, si convinsero subito dell’autenticità degli eventi: era un segno importante per la loro condizione di oppressi sapere di avere accanto la Madre celeste.
Barbara Samulowska e Justyna Szafryńska diventarono Suore, Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.
Nel 1977, dopo 100 anni da quegli eventi, durante un Congresso Mariologico, l’allora Cardinale Karol Wojtyla, riconobbe ufficialmente le apparizioni di Gietrzwald.
Così, l’11 Settembre di quell’anno, il Vescovo della zona, Monsignor Giuseppe Drzazga, ne proclamava il culto: “Confermiamo il culto delle apparizioni della Madre di Dio a Gietrzwald come non contrario alla fede e alla morale cristiana, fondati su fatti degni di fede, che non permettono di escludere il loro carattere soprannaturale e divino.”.
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