L’estate ci richiama a un tempo di vacanza, per fermarci e rigenerarci, non solo per il nostro benessere fisico ma anche e soprattutto per quello dell’anima e della psiche.
Ecco allora dei luoghi incantevoli dove durante la stagione estiva, è possibile ricaricarsi e riposarsi, lontani da tutto e tutti, per darne beneficio sia al corpo che allo spirito.
In Calabria, un eremo da scoprire
Un eremo e una vita solitaria, in piena contemplazione di Dio e del creato: questo è quello che, almeno per qualche giorno, ognuno di noi desidera per staccare la spina ed allontanarsi dalle fatiche quotidiane, sia della famiglia che del lavoro. Chi non vorrebbe andarci?
L’estate è la stagione propizia per fare ciò e, per questo, abbiamo deciso di proporvi dei luoghi che possono definirsi sia turistici dal punto di vista storico ed artistico, ma anche e soprattutto spirituale. Perché non solo il corpo ha bisogno di riposarsi, ma anche l’anima ha bisogno di caricarsi di nuova linfa vitale che, non sempre, nel caos giornaliero, riesce a fare.
Che siano essi in montagna, in collina o al mare, purchè ci permettano di vivere la vicinanza con Dio lontano da ogni tipo di distrazione.
Oggi ci trasferiamo in Calabria e, precisamente, all’Eremo di Sant’Ilarione a Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. Un posto unico nel suo genere, immerso nella natura e posizionato su di uno sperone di roccia. Apparentemente difficile da raggiungere, ma non è così. L’eremo, infatti, si trova a San Nicola di Caulonia, a 15 km dalla foce del fiume Allaro.
Sant’Ilarione a Caulonia: nel silenzio per rigenerarsi
Struttura tipica di un monastero che, dal nucleo originario quale era, con la sua piccola cappella ed una torre, ha visto nel corso dei secoli, vari ampliamenti che l’hanno portato, poi, ad avere la struttura che si conosce e vede oggi.
Dal 2003 l’eremo è stato aperto anche agli ospiti esterni. Non è un luogo di vacanza o di svago, ma è semplicemente un posto dove Dio è presente, si fa incontrare, si fa conoscere, nel silenzio e nel raccoglimento. Qui si condivide e ci si pone alla ricerca di Dio. Dal 2003, l’eremo di Sant’Ilarione è abitato dal francese Frédéric, il quale fu accolto come tale dall’allora Vescovo di Locri, Padre GianCarlo Breganti, che gli donò anche la “dicitura” di eremita diocesano.
Un posto lontano da tutto e tutti, dove la ricerca di Dio si affianca al suono della solitudine. Un “suono” che non deve spaventare ma che, anzi, ci aiuta a svuotarci di tutto ciò che non è essenziale e pone il nostro cuore ed il nostro animo alla piena ricerca di Dio, quasi come a dirgli: “Ora il mio cuore è libero per accoglierti”.
Un posto dove, sì, rigenerarsi, ma anche dove Dio dimora nel suo silenzio ma che accoglie a braccia aperte chiunque voglia ascoltare ed assaporare la sua presenza.