La rivoluzione Luterana ha aperto le porte al relativismo religioso, un relativismo che ha spezzettato la fede e creato una serie di false credenze e che oggi ha ancora delle ripercussioni: nei giorni del cinquecentesimo anniversario della scissione luterana, i cardinali tedeschi si dividono ancora una volta sulle questioni matrimoniali con Kasper e Marx (convinti sostenitori della dottrina luterana) che si schierano apertamente con divorzio e matrimoni gay da una parte, Mueller, Brandmuller e Cordes che invece seguono una linea più cattolica dall’altra.
Viene lecito chiedersi: Ma Lutero cosa centra con tutto questo? In realtà l’esempio di Lutero è molto attinente con quanto accade in questi giorni. Da un punto di vista di pura dottrina, uno degli atti della sua rivoluzione riguarda proprio la perdita di sacralità del matrimonio: Lutero lo affidava alla giurisdizione secolare, ovvero ai governi o ai sovrani. Questo comporta una perdita del legame tra il matrimonio ed il divino privandolo della sua connotazione sovrannaturale.
La dottrina si collega ai fatti ben presto, Lutero decide di sposarsi con un ex suora, Caterina Von Bora, e da lei ottiene 6 figli. La decisione di contrarre moglie viene presa ad esempio da molti preti tedeschi che decidono di prendere come mogli le suore dai conventi (si tratta di uno dei punti di maggiore distacco tra la dottrina classica e quella protestante). Il secondo atto di “Libertà matrimoniale”, Lutero lo concede al suo più grande sostenitore politico, Filippo D’Assia, quando gli consente di contrarre in moglie la diciassettenne Margarete von Saale. Filippo era già sposato con Cristina di Sassonia, donna da cui aveva avuto sette figli, quindi il matrimonio con Margarete consiste nel primo caso di bigamia della storia occidentale moderna.
Se in un primo momento Lutero non aveva ammesso la legittimità del divorzio (in una lettera ad Enrico VIII aveva detto che il matrimonio era indissolubile ma con il consenso della moglie poteva avere una concubina), ben presto si vide costretto a cambiare questa inflessibilità giustificandola con traduzioni volutamente errate della Bibbia. Questo lo porta a riconoscere quattro cause di giusto divorzio: l’adulterio, l’impotenza sopraggiunta durante il matrimonio, la disserzione maliziosa, e la tenace negazione del rapporto sessuale da parte del coniuge.
Come si può capire le aperture di Lutero conducono alle aperture odierne (Poligamia, Divorzio e Matrimonio Omosessuale), per questo motivo la Chiesa Cattolica, seppur ha preso in considerazione la posizione di Lutero nel Concilio di Trento, ha sempre mantenuto la propria posizione a riguardo, ovvero mantenere la Sacralità del Matrimonio.
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