La Madonna del Calamaio di Bruges intervenne in una situazione di grave ingiustizia riportando la pace in un contesto di prova, donando la libertà.
La vicenda della Madonna del Calamaio di Bruges ha la sua origine nel lontano 1330. Lo sfondo di questo avvenimento è quello della cittadina olandese di Aardenburs, presso la città di Bruges. Siamo al tempo di Luigi II di Nevers, che corrisponde alla prima metà del quattordicesimo secolo.
Tutto nacque da un fatto a dir poco macabro: un omicidio. Un importante civile venne infatti assassinato a Gand. Non si sapeva chi fosse il colpevole, ma ad essere accusato fu, in un primo momento, un giovane macellaio. L’uomo stava infatti sfortunatamente passando proprio nel momento in cui venne scoperto il cadavere. Poiché porta un coltello insanguinato, viene arrestato.
La corte che lo giudicò condannò l’uomo della peggiore delle pene, quella della morte. L’uomo, però, al contrario di quanto tutti pensavano sul suo conto, era purtroppo innocente. Lui provò in tutti i modi a difendersi, spiegando di aver ucciso un maiale, ma non viene ascoltato. Non era un uomo cattivo, solamente si guadagnava da vivere con l’allevamento e con la macellazione, di conseguenza nel lavoro che faceva ogni giorno era abitudine macchiarsi la veste di sangue animale.
La pena che gli era stata inflitta, di una gravità pari alla maggiore possibile, era del tutto ingiusta per la semplice ragione che era errata. Non sapendo come rimediare a questo destino nefasto che pareva aspettarlo, il giovane che giaceva in cella chiese di potersi rivolgere al primo confessore disponibile ad ascoltarlo.
Prima della sua esecuzione, gli era infatti concesso di confessarsi. Il religioso, all’udire la vicenda che lo stava colpendo con la pena più grave, indicò la strada più sicura di tutte, che non è però di certo quella più scontata. Lo invitò ad affidarsi alla Madonna con tutto il suo cuore, rivolgendosi a Lei nelle sue preghiere per domandarle la liberazione dal male.
L’uomo quella sera pregò costantemente fino ad addormentarsi. Proprio quella stessa notte, all’uomo apparve la Vergine con in braccio il Bambin Gesù. Gesù in quei frangenti intinse la penna nel calamaio che la Madre stava reggendo, e scrisse una misteriosa lettera, che consegnò all’uomo sulla cui testa pendeva un orizzonte funesto. Il giorno seguente, con suo grande stupore, il condannato si svegliò con quella lettera tra le mani.
Quando al mattino trova un rotolo di pergamena nella sua cella il suo sbalordimento fu totale. Le grandi lettere d’oro che sono segnate sulla pergamena lo commossero. Con grande speranza nel cuore consegnò quella lettera al giudice. Lui non sa leggere, quindi si affida al responso dell’ufficiale giudiziario.
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Questi, sbalordito, dopo avere letto le parole che vi erano scritte, ordinò all’improvviso la sua scarcerazione. L’uomo fu così graziato da quel foglio che gli venne consegnato in maniera prodigiosa, poté tornare a casa sano e salvo e giustizia fu fatta.
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Da quel momento in poi, però, nella cittadina olandese si diffuse anche la venerazione per la Madonna del Calamaio, che perdura ancora oggi e a cui molti fedeli si rivolgono per chiedere la salvezza dal male procurato con i propri peccati, a sé stesso e al prossimo.
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Giovanni Bernardi
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