La Madonna di Clusone si manifestò a un uomo che aveva appena compiuto un gesto di grande violenza. Dal male nasce però uno straordinario culto di amore.
L’evento prodigioso riporta a una località e a un luogo fisico ben preciso, situato in provincia di Bergamo, precisamente a Clusone, situato nella Valle Seriana superiore. Si parla in particolare della chiesa di Santa Maria del Paradiso, all’interno del quale si trova un affresco che rappresenta la Pietà tra i santi Filippo Benizi e Pellegrino Laziosi.
Un giocatore perdente si infuriò radicalmente con la sorte
Si tratta di due dei sette fondatori dei Servi di Maria, compagnia il cui convento sorgeva proprio lì accanto. Il miracolo riporta a un fatto inizialmente sventurato. Nel 1495 infatti un giocatore perdente si infuriò radicalmente con la sorte e finì per prendersela con una raffigurazione di santi che si trovava dinnanzi a lui. Estrasse la spada e non trovò niente di meglio da fare, evidentemente, che sfregiare l’affresco.
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Oltre a questo, non pago del gesto ignobile che aveva appena compiuto, continuò la sua violenza affibbiando un fendente proprio sul viso della Vergine. Dalla cui fronte, però, cominciarono pian piano a fuoriuscire delle gocce di sangue. Il sacrilego, di fronte a quello che i suoi occhi stavano assistendo, rimase a dir poco pietrificato.
In quel momento l’uomo poté capire la gravità del gesto compiuto
Capì in quel momento la gravità del gesto che aveva appena compiuto, e di conseguenza ebbe modo di vedere tutti insieme i tanti peccati ed errori che aveva compiuto fino a quel momento e che si erano purtroppo annidati nel profondo del proprio cuore, rendendolo un peccatore incallito e un terribile e iroso giocatore. Quel segno gli diede quindi la possibilità di convertirsi in un solo istante, sconvolgente, pur lasciandogli ancora la sua libertà di continuare, al contrario, a vivere come peccatore.
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Anche la gente, venuta a conoscenza della notizia, cominciò a correre verso il luogo del miracoloso, e tanti ebbero modo quindi di capire, attraverso quel segno prodigioso, la grandezza di Maria e della sua Presenza divina che mai abbandona i suoi figli, ma che al contrario li accompagna ogni giorno nella strada verso la salvezza, vale a dire suo Figlio Gesù, talvolta in maniera più o meno silenziosa.
Giovanni Bernardi