La Madonna della Croce di Crema esaudì l’ultimo desiderio di una donna che ebbe la sventura di incontrare un uomo malvagio. Ma in seguito furono molte le grazie.
Una giovane donna di nome Caterina Uberti, intorno alla fine del quindicesimo secolo, viveva con suo fratello nella città di Crema, nella provincia di Cremona in Lombardia.
Una volta arrivata all’età del matrimonio, fu indotta da suo fratello a sposare Bartolomeo Petrobelli, con un accordo che tuttavia Caterina considerava molto sfortunato. Se infatti lei era una donna brava e devota, Bartolomeo era tutto il contrario, un uomo che tendeva verso i malvagi e i corrotti.
Di conseguenza, il matrimonio non poteva che essere triste per Caterina, e poco conveniente per Bartolomeo. La donna soffriva molto per i suoi modi rudi e brutali, e la sua santità diventava un monito per la vita errabonda di lui.
Dopo anni di liti e di turbolenze, arrivò il dramma. Bartolomeo decise di uccidere Caterina. Una volta giunto a questa terribile conclusione, non gli restava che mettere in piedi il suo piano diabolico. Allora accadde che l’uomo consigliò a Caterina di andare a Bergamo e visitare i suoi genitori. Lei accettò, e i due insieme montarono i loro cavalli il 3 aprile 1490 e partirono dalla città.
Una volta giunti al bosco, a circa un miglio da Crema, l’uomo all’improvviso lasciò la strada principale e cavalcò nella foresta. Caterina, ovviamente, divenne perplessa e non capiva cosa stava succedendo, tuttavia si fidò di lui e lo seguì in tutto silenzio.
Una volta che insieme raggiunsero il centro del bosco, Bartolomeo smontò e fece scendere Caterina da cavallo. Senza alcun preavviso, di fronte a lei tirò fuori la spada, sollevandola e facendola scendere fino a terra. La sua intenzione era quella di tagliarle la testa, colpendola con un taglio netto.
La donna, in risposta, alzò d’istinto un braccio, nel tentativo di rispondere al colpo. Nel farlo, perse tragicamente la mano destra, che dopo il colpo pendeva mozzata. Bartolomeo, senza alcuno scrupolo, lo strappò brutalmente e lo gettò su un lato.
Dopodiché, la colpì con una violenza inaudita finché la donna non cadde a terra in una pozza di sangue. La credeva morta a terra, così saltò sul suo cavallo e fuggì. Tuttavia, per fortuna Caterina non era morta, né aveva alcuna paura di morire. Ma in cuor suo le sembrava che la morte fosse ormai vicina.
L’ultima cosa che desiderava, con tutto il suo cuore che si stava preparando alla morte, era di ricevere gli Ultimi Sacramenti. Con tutta la forza pregò la Madre di Dio, che ascoltò la sua preghiera. All’improvviso, di fronte a lei si manifestò un bagliore di luce che respinse l’oscurità che si stava radunando.
In quel momento una bella signora le si avvicinò, e abbassandosi la prese per un braccio e la aiutò ad alzarsi. Il suo sangue, incredibilmente, smise di scorrere e al suo corpo mutilato sembrava di ricevere una nuova vita.
Dopo tutto questo, la Signora ordinò a Caterina di seguirla, ma Caterina le fece una richiesta. Chiese se poteva cercare la sua mano persa. La Signora la tranquillizzò spiegandole che non doveva preoccuparsi. Avrebbe avuto indietro la sua mano a tempo debito.
Caterina venne così accompagnata in una capanna, e lì sentì dirsi che alcune persone l’avrebbero aiutata. Dopodiché la Signora svanì. In effetti, a un tratto arrivarono dei gentili contadini che da subito fecero di tutto per aiutare Caterina. La mattina seguente la misero su una barella rozza per riportarla a Crema.
Proprio mentre attraversavano il bosco, durante il tragitto verso casa, uno degli uomini trovò la mano mozzata e la restituì a Caterina. Una volta giunti in città la portarono alla chiesa di San Benedetto, dove c’era il parroco ad attenderli.
Il religioso ascoltò tutta la sua storia e unse Caterina, prima che purtroppo, con grande dolore, morì. Tuttavia in poco tempo tutti vennero a conoscenza del dramma, e non tutti furono persuasi del fatto che la Vergine avesse effettivamente compiuto tali miracoli.
Un giovane undicenne, che viveva a Crema, era afflitto da un ascesso insopportabile su un piede. Un giorno pregò di essere portato nel bosco per mettere il piede in quello stesso punto in cui alla donna era apparsa la Signora. Furono sua madre e un gruppo di parenti a portarla in quel luogo.
Il giovane, miracolosamente, fu subito guarito. Tutte le le tracce di ascesso scomparvero in un istante. Dopo di lui, furono molti altri malati e infermi ad essere trasportati in quel luogo, e presto il popolo eresse una piccola cappella sul posto dove vi collocò anche un’immagine in gesso della Madonna.
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Furono molti i favori che seguirono, come anche le molte offerte furono fatte dai fedeli che in pochi anni permisero di erigere un perfetto santuario della Madonna, completato nel 1500. Anni dopo, anche una nuova bella statua di Maria venne posta nel Santuario per esservi custodita, fino a che nel 1873 fu incoronata con una corona d’oro per ordine del Vaticano.
Giovanni Bernardi
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