La Madonna del Covolo apparve durante un violento temporale facendo una richiesta che verrà presto esaudita, a cui diede poi un aiuto fondamentale.
Una pastorella sordomuta si rifugiò in un Covolo, una grotta, a causa di un brutto temporale. Fu in questo luogo che le apparve la Madonna ridonandole voce e udito e chiedendo una cappella in suo onore. Al fine di rendere possibili i lavori di costruzione attuerà un secondo miracolo: la sorgente dei Tre Busi.
Il fatto è accaduto intorno alla metà del dodicesimo secolo. Maria apparve a una pastorella sordomuta di Crespano del Grappa, una frazione del comune italiano di Pieve del Grappa, in Veneto, provincia di Treviso. La donna si trovava sola, al pascolo con le pecore, e allo scoppio del violento temporale si era rifugiata in una grotta.
La donna si mise in preghiera, e fu in quel momento che si verificò l’apparizione. Nelle parole della Vergine che le vennero rivolte, ci fu una richiesta molto specifica. Le disse di andare a Crespano per dire a tutti che in quel posto desiderava una cappella. La ragazza, essendo nata sorda, sentì per la prima volta in vita sua, e capì che si trattava di un miracolo.
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Proprio per compiere quanto le era stato ordinato, la giovane aveva quindi acquistato la voce e l’udito per la prima volta nella sua vita. Fu così che nacque questo santuario, a seicento metri sulle pendici del Monte Grappa, la cui prima cappella risale al 1300 e venne ampliata nel 1541 e nel 1605.
L’attuale strada venne costruita nel 1844 grazie al contributo di numerosi gruppi di volontari provenienti da decine di paesi fra il Brenta e il Piave. Il Venerdì Santo dell’anno successivo accadde un fatto al contempo doloroso e particolare: un masso si staccò dal Monte cadendo sul Santuario, distruggendo sacrestia e presbiterio.
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In fondo alla valle, intatta, venne però recuperata la statua della Madonna. Ancora oggi la sorgente dei Tre Busi si trova nella Valle detta della Madonna, poco a sud del Santuario. L’acqua da sempre è infatti oggetto di grande devozione, e scaturì in un contesto prodigioso proprio per facilitare i lavori di costruzione della prima cappella. La tradizione riporta che la Madonna infilò tre dita nella roccia della grotta nella valletta sottostante il Santuario, facendone sgorgare la sorgente d’acqua.
Giovanni Bernardi
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