Nel 1510 un contadino di nome Bartolomeo Broglia venne salvato da un serpente grazie all’intercessione della Madonna del Garda di Peschiera.
Lì vicino l’uomo trovò la statuetta della Vergine incastrata tra le fratte. Il contadino stava lavorando nel campo quando venne attaccato da un serpente enorme, appartenente a una specie mai vista prima. Si spaventò a morte e cominciò subito ad arretrare, per provare a difendersi. Così cominciò ad invocare la Madonna, affinché lo salvasse dal pericolo incombente.
In quel preciso istante la bestia si fermò e fuggì via. L’uomo a quel punto poté tornare indietro e tornarsene a casa. Il serpente era presto dileguato, e il contadino era in salvo. Il pericolo era quindi scampato. Così Bartolomeo a un certo punto si girò, si volse e vide un frassino. In quel momento, scorse tra i rami di un frassino una statua della Madonna con in braccio suo figlio, il Bambin Gesù.
L’albero aveva i rami piegati verso terra, ma in una forma strana. Questi infatti formavano una specie di cappelletta, all’interno del quale era incredibilmente conservata una piccola statuina in terracotta della Madonna.
Il contadino subito la rinchiuse in un cassettone per tenerla al sicuro. Tutti vennero presto a conoscenza della vicenda miracolosa, e volevano vedere la statuetta. Nel momento in cui l’uomo aprì il cassetto per mostrarla ai suoi concittadini, però, la statuina era scomparsa.
In seguito fu ritrovata sullo stesso albero di frassino dove era apparsa. Da quel momentgo in poi le istituzioni ecclesiastiche decisero la costruzione di un tempio dedicato alla Madonna. In questo modo ebbe origine il Santuario mariano della Regina del Garda, che venne affidato ai francescani osservanti.
Ad oggi, migliaia di persone hanno ricevuto importanti grazie miracolose dalla Madonna del Garda di Peschiera, in provincia di Verona, e altrettante ogni giorno si recano in preghiera nel santuario in cui apparve la statuina della Vergine.
Molti di questi casi di guarigione per intercessione della Madonna sono stati portati anche alla luce dalla stampa nazionale, in particolare dal quotidiano L’Arena nell’aprile 2015. Una donna ha raccontato di avere invocato l’aiuto per la figlia Greta, che soffriva di anoressia, e per suo nipote affetto dalla sindrome di Asperger.
“Quando credi e hai fede, Lei risponde“, affermò la donna. Intervistata dal giornale la signora, di nome Anna Paradiso, raccontò quando negli anni novanta Greta era ventenne e pesava poco più di trenta chili.
La sua disperazione era forte in quegli anni. “Più volte avrei voluto nutrirla con la forza, perché tutta la famiglia viveva un incubo. Ma prima di ricorrere alla violenza ho provato con la preghiera. Un giorno, a messa, mi sono rivolta alla Madonna“, spiegò.
“Il mattino successivo Greta aveva ricominciato a mangiare, senza darmi alcuna spiegazione. Ora mia figlia ha 39 anni, è una bravissima insegnante e mi ha anche dato un nipotino”. Una vicenda simile accadde al bimbo di sei anni a cui era stata diagnosticata una forma di autismo.
“Pregai tanto per lui, e le mie richieste vennero ascoltate“, ricorda la donna. “Un mese dopo, gli stessi specialistici che avevano riconosciuto la patologie, ammisero di essersi sbagliati. Ma a mio nipote, che ora sta molto bene, rimase un quoziente intellettivo altissimo, tipico di chi soffre di quella sindrome”.
Un’altra vicenda miracolosa è quella accaduta a una signora di Pozzolengo affetta da “aneurisma sanguinante cerebrale da sottoporre ad embolizzazione e da edema polmonare”. La donna venne ricoverata il 20 novembre 2008 con l’eliambulanza nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Borgo Trento a Verona.
Soltanto il 15 dicembre 2008, meno di un mese dopo, fu guarita e uscì dal reparto sulle proprie gambe. Il marito racconta che la donna pregò intensamente la Madonna del Garda di Peschiera, perché tutta la famiglia le era molto devota.
Così avvenne il miracolo. Infine un altro famoso episodio miracoloso riguarda una bambina che non poteva camminare, e invece dopo essersi recata in visita alla Madonna del Frassino insieme ai genitori cominciò a correre divertita con i bambini nel chiostro del Santuario.
Oltre a questa, gli episodi di grazia registrati nei decenni sono migliaia. Alcuni di questi sono anche stati raccontati da alcuni quadri votivi appesi alle pareti del santuario. Tuttavia, non ci sono vere e proprie certificazioni che attestino questi miracoli.
Lo spiegano gli stessi religiosi che gestiscono il santuario, e anche per questo la Chiesa e le autorità ecclesiastiche sarebbe molto restie nel pronunciarsi.
Giovanni Bernardi
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