La Madonna del Pilar apparve alla giovane di Castenaso molto devota, cogliendola profondamente di sorpresa. La gioia fu grande quando tutti lo seppero.
In una terra dalle antiche origini una Vergine che cambia ben tre volte il suo nome per poi accreditarsi come la Vergine del Pilar e offrire ad una giovane devota fanciulla una stretta di mani che non dimenticherà.
La devozione alla Madonna del Pilar ci riporta quindi alle origini della cristianità, in seguito passata attraverso la testimonianza di storici e scrittori e confermata da numerosi Pontefici. L’apostolo San Giacomo Maggiore, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, partì da Gerusalemme e giunge in Spagna per predicare il Vangelo.
A Saragozza la Madonna gli apparve su di una colonna, in spagnolo Pilar. Maria, ancora in vita, si trovava a Gerusalemme. In quella visita lo incoraggiò e lo confermò nella sua missione apostolica. Castenaso si trova a dieci chilometri da Bologna e la sua origine ci riporta a prima dell’era cristiana. Lì sorge il Santuario della Madonna del Pilar, conosciuta a livello popolare come la Madonna del Pilaro.
La chiesina dedicata alla Santa Vergine sorgeva lì fin dal 1315, inizialmente detta di Santa Maria delle Tombe o della Neve. In seguito passò alla proprietà del Collegio Spagnolo di Bologna, fondato nel 1364 dal cardinale Albornoz.
Il nome cambiò dopo la collocazione del quadro del 1672 rappresentante la Madonna del Pilar, del Bolognini, con a lato l’Apostolo San Giacomo Maggiore ed il Martire San Pietro de Arbues, alunno del Collegio di Spagna.
Verso la fine del secolo, poco distante dalla chiesa viveva una famiglia di contadini, Giambattista Azzaroni con la moglie Isabella Mazzoli e cinque figli. La figlia maggiore si chiamava Maria Maddalena, e ogni volta che passava dinnanzi la chiesa si fermava alcuni istanti per pregare la Madonna.
Il martedì 27 gennaio 1699 la mamma la invia dalla zia per domandare dell’aceto. Maria Maddalena passò davanti all’immagine in tutta fretta, senza fermarsi nemmeno un istante. Dopo solamente alcuni passi, sentì tuttavia una voce insolita chiamarla per nome.
Girandosi incuriosita, la giovane non vide nessuno. Così si spaventò e cominciò a camminare in maniera frettolosa verso la propria abitazione. Una volta trovatasi, al ritorno, di nuovo davanti alla chiesetta sentì: “Maria Maddalena, non continui più la tua devozione alla Madonna?”.
La giovane rimase sbalordita da quanto avevano udito le sue orecchie, così accostandosi alla chiesetta posizionò le mani al petto e cominciò a pregare la Madonna. La Vergine sembrò staccarsi dal quadro, e le andò incontrò, stringendole le mani in maniera amorevole e raccomandarla di non smettere mai di esserle devota.
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Maria Maddalena dopo quell’evento prodigioso tornò a casa piena di gioia, e annunciò il prodigio a tutti. In poco tempo tutti ne vennero a conoscenza, e la miracolosa immagine divenne subito meta di grandi pellegrinaggi. La Curia subito decise di costruire il Santuario, che venne inaugurato nel 1704.
L’immagine miracolosa venne spostata dall’oratorio al tempio solo nel 1743. In quel giorno l’allora Pontefice Benedetto XIV concesse tre giorni di indulgenza plenaria. Mentre invece la veggente, Maria Maddalena Azzaroni, il 21 dicembre del 1702 si consacrò al Signore nel Convento di Santa Cristina in Senigallia.
Giovanni Bernardi
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