La festa della Madonna del Rosario ricorda il giorno in cui i Cristiani riportarono la vittoria contro i Turchi a Lepanto nel 1571.
Papa Pio V la istituì nel 1572, in ricordo della gloriosa giornata avvenuta l’anno prima, e le diede il titolo di Santa Maria della Vittoria.
Solamente due anni dopo anche Papa Gregorio XIII confermava la ricorrenza mutando però il nome in festa del Santo Rosario. In ringraziamento delle numerose processioni che si svolsero nelle strade di Roma dalle confraternite del Rosario. La vittoria venne infatti attribuita alla Vergine perché mentre i cristiani combattevano a Lepanto tutti i fedeli, con a capo il Papa, recitavano il Rosario.
Durante le orazioni si invocava la Madonna per fermare le scimitarre dei soldati dell’Impero ottomano. E per chiedere che sangue innocente non venisse versato nei paesi cristiani, come invece affermavano di voler fare i turchi.
I cristiani avevano una potenza militare nettamente inferiore di numero. Eppure, con la forza delle preghiere e con la vicinanza di Maria, assalì con grande vigore il nemico, sconfiggendolo e abbattendo in maniera fragorosa la sua flotta marittima.
Papa Pio V inoltre era riuscito a coalizzare in un’unica Lega la Spagna e Venezia. La sera della vittoria il Santo Papa “vide” in maniera soprannaturale la vittoria dei cristiani, e invitò tutti i cardinali, stupefatti e increduli, a pregare il Te Deum di ringraziamento con lui nella cappella. Otto giorni dopo il corriere portò la notizia dalle coste greche di Lepanto.
Il Rosario fu quindi la vera arma che permise ai cristiani di vincere quella battaglia e in maniera così memorabile. Lo stesso Rosario che accompagna ancora oggi i cristiani di tutto il mondo, e che più volte nella storia li condusse alla salvezza nei momenti difficili.
A dare impulso alla devozione del Rosario fu infatti San Domenico. La tradizione vuole che mentre il Santo era intento a predicare contro gli Albigesi, la Madonna gli apparve di fronte e gli consegnò una corona di alloro. Affermando che con quell’arma avrebbe sconfitto l’eresia che stava combattendo.
Così San Domenico diffuse la pratica devozionale tra tutti i fedeli, ottenendo il grande seguito che oggi è acclarato in tutto il pianeta. Nella storia la Madonna in più occasioni confermò i grandi benefici dovuti al Rosario, in particolare durante le apparizioni di Lourdes e Fatima.
In queste occasioni, infatti, Maria apparve con in mano la corona del Rosario. Ovvero con la devozione più facile e cara, che solitamente le mamme recitano tenendo il figlio sulle ginocchia, trasmettendo a loro volta alle generazioni successive questa meravigliosa pratica.
Ancora oggi, quindi, nella memoria della beata Maria Vergine del Rosario si invoca la protezione della santa Madre di Dio con la preghiera del Rosario o con la corona mariana.
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.
Ave Maria
È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Ave Maria
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli, Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette, Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci.
Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
Ave Maria
Chiediamo la benedizione a Maria
Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore costante e in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo della Religione e la pace alla umana Società.
Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Tempio. Benedici infine tutti coloro che lavorano e si impegnano per onorarti solennemente nella ricorrenza della tua festa e promuovono con amore la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci riannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza,negli assalti dell’interno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ ora di agonia, a tè l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
Giovanni Bernardi
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