Un avvenimento straordinario è successo il 13 novembre e lascia un segno incancellabile nel tempo: la Vergine Maria arriva a Pompei.
Un evento molto importante a Pompei. Tantissimi i fedeli che aspettano questo giorno, per ricordare come è nata la devozione al Santo Rosario.
La forte devozione alla Vergine del Rosario continua a crescere sempre di più, di giorno in giorno.
Pompei: la Madonna arriva fra il popolo
E’ un momento che i fedeli aspettano con trepidazione ogni anno, per la possibilità di guardare occhi negli occhi la Vergine Maria che si avvicina a ciascuno di noi. In occasione del 148° anniversario dell’arrivo del quadro di Maria a Pompei, la cittadella mariana si prepara a rivivere questo momento di gioia.
Tutti coloro che vorranno, potranno recarsi a venerare l’immagine della Mamma celeste, ancora una volta, come ogni anno. Il Santuario di Pompei, infatti, sarà aperto a partire dalle ore 5.30 del mattino di lunedì 13 novembre e, alle ore 6 ci sarà la consueta recita del “Buongiorno a Maria”. A seguire, poi, la possibilità di venerare il quadro della Madonna che scenderà, dal suo trono, alla base dell’altare, fra il popolo.
Una regola, però, è stata richiesta a tutti coloro che si recheranno a Pompei e in Santuario: non sarà possibile toccare il quadro, ma si potrà sostare brevemente dinanzi ad esso per la preghiera personale. Inoltre si invitano anche i fedeli ad evitare di fare foto o video, quando si è dinanzi al quadro e di utilizzare il tempo a disposizione per la preghiera.
Sarà disposto uno speciale percorso per tutti coloro che vorranno venerare da vicino l’immagine di Maria del Rosario, facendo ingresso dal santuario stesso.
Quando Bartolo Longo “incrociò” il quadro
Perché di questo giorno così speciale per Pompei? Era il 13 novembre del 1875 quando il quadro della Vergine arrivò a Valle di Pompei. Ma il suo arrivo non fu festoso e degno della Madre di Dio. Intorno all’arrivo di questo quadro a Pompei c’è una storia molto particolare che ci collega al Beato Bartolo Longo, fondatore poi del Pontificio Santuario.
Nel 1872, Bartolo Longo si recò nella Valle di Pompei per sistemare alcuni rapporti economici. In tale occasione ebbe modo di notare lo stato di abbandono in cui i circa 1.000 abitanti della zona vivevano e notò in quale stato di rovina si trovava la Parrocchia del Santissimo Salvatore. Un giorno, vagando per quei campi, Bartolo Longo sentì una voce misteriosa che gli diceva: “Se propaghi il Rosario, sarai salvo!”.
E subito dopo udì l’eco di una campana lontana, che suonava l’Angelus di mezzogiorno; egli allora si inginocchiò sulla nuda terra a pregare fino al raggiungimento di una grande pace interiore, mai provata prima. Fu così che iniziò, ancora di più, a comprendere la sua missione, tanto che, nei 3 anni successivi, diffuse la devozione al Rosario di Maria fra la gente di Pompei.
L’inizio di una devozione
Ma per far sì che il popolo conoscesse Maria sempre più da vicino, gli occorreva un’immagine della Madonna del Rosario. Il 13 novembre 1875 si recò così a Napoli avendo in mente di acquistarne uno già visto in un negozio, ma caso volle che questa immagine sacra, molto vecchia e malandata, gli venisse data da una suora.
Bartolo Longo avrebbe voluto rifiutare quel dono, ma la suora insistette così tanto che, quello stesso 13 novembre, l’immagine giunse a Pompei su di un carro adibito al trasporto del letame e fu scaricato lì, con una lurida copertura, davanti alla chiesa del santissimo Salvatore.
Solo dopo un restauro completo ed approfondito, l’immagine su posta in quello che, poi, sarà proprio il Santuario voluto e fondato dallo stesso Bartolo Longo, notando come la devozione alla Vergine del Rosario fra i pompeiani, cresceva sempre di più.
Ancora oggi, dopo quasi 150 anni, questo giorno così speciale viene sempre ricordato.